La colpa non è sua: si sa che Feltri è un vecchio alcolizzato, oramai all’ultimo stadio, e l’alcolismo, com’è noto, è una malattia. Quindi Feltri è da considerarsi un ammalato, prima ancora che un giornalista. Un malato cronico in preda, spesso e volentieri, ad alterazioni comportamentali, fisiche e psichiche, causate dall’elevato consumo giornaliero di alcol. I tanti cicchetti di cui si nutre Feltri, finiscono, come tutti sanno, con l’interferire pesantemente, non solo sulla salute della persona, ma soprattutto sulla vita lavorativa, relazionale e sociale di chi fa abuso di alcol. In poche parole: Feltri è un vecchio ubriacone che non sa più quel che dice.
Feltri, come tutti gli ubriaconi cronici, ama la rissa e la lite da cantina. Ed è proprio per questa sua propensione a spararle grosse per cercare lite, che la Tv spazzatura fa a gara per rinvitarlo. Come succede per Sgarbi: più parolacce dice, più lo invitano. Perché quello che interessa ai conduttori televisivi è la rissa che come si sa fa audience: l’importante è che il giorno dopo se ne parli. Cosa che sta accadendo dopo l’ultima pilotata uscita di Feltri sull’inferiorità dei meridionali.
Ecco, sono loro i veri responsabili: i conduttori e i proprietari delle Tv che lo invitano consapevoli del suo stato di alcolista cronico. Evidentemente hanno piacere nel far esprimere la loro linea editoriale, perché a loro manca il coraggio, a quel beone di Feltri che quantomeno, sempre da ubriaco, ci mette la faccia. Prima lo fanno ubriacare per bene, poi gli dicono quello che deve dire, e poi lo “lanciano”, anche se si è pisciato addosso, in trasmissione. Una vergogna totale. Non si tratta così una persona malata. Bisogna avere rispetto di chi non ha più la facoltà di intendere e volere. Conseguenza dell’alcolismo. Quello che ci propongono in televisione, squallidi conduttori e proprietari/editori pidduisti e mafiosi, è una palese violazione dei diritti di chi soffre di una grave e non curabile malattia come Feltri. Tutti sanno che quando si è ubriachi spesso si fanno cose che mai da sobrio nessuno farebbe. E lo sanno bene i suoi editori. Eppure lo mandano in video. Segno evidente della strumentalizzazione di un malato grave.
Non può essere altrimenti. Lo sfruttano con coscienza e consapevolezza. E non ci sono scuse, perché è chiaro a tutti che se dici ad un ubriaco gettati dal ponte è capace che quello lo fa sul serio. È universalmente e scientificamente riconosciuto che gli alcolisti cronici, nei loro pensieri, non seguono più un “filo logico”. La dicono così come gli viene. O come gli è stata suggerita. Approfittarsi di chi, come Feltri, non è più capace di connettersi alla realtà, che è quello che fanno pseudo conduttori senza scrupolo, non solo è da vigliacchi, ma è soprattutto uno spregio alla comune decenza. Vederlo sbavare, e pisciarsi addosso in diretta, non è uno spettacolo edificante.
Lasciate in pace Feltri. E boicottate tutti i programmi che sfruttano la scemenza senile (da non confondersi con la demenza senile).









