La cumbia della noia (elettorale) di Occhiuto e Salvini, novelli Stanlio&Ollio della politica

LA CUMBIA DELLA NOIA  DI SALVINI E OCCHIUTO

Lo scontro tra il nostro Robertino da Cusenza, nonché presidente  a tempo perso della Regione Calabria e persino commissario alla sanità (poverannua), e il padano Matteo Salvini, nonché ministro delle infrastrutture a tempo perdutissimo, potrebbe essere  definita come una battaglia etilica. Non epica, di cui non ha nulla, ma semplicemente etilica. Eh sì, perché se qualche essere razionante si sta appassionando a questa disputa  deve essere sicuramente in preda ai fumi dell’alcool o di qualche altra sostanza ma di quelle toste, belle pesanti. A catalogare l’avvenimento ci può aiutare solo Angelina Mango con la sua canzone La Noia: “… Ah, è la cumbia della noia, mmh. È la cumbia della noia.Total. Ah, è la cumbia della noia.. È la cumbia della noia. Total”. La conoscete no? Ha vinto il Festival di Sanremo!

Come altrimenti definire una discussione che sfiora il vuoto pneumatico, lo zero assoluto, e che è centrata tutta su come prendere  un po’ di voti, pochi maledetti e subito. Da una parte abbiamo il padano Matteo che scopre all’improvviso il ruolo e la funzione dello stato.Purtroppo non può essere una singola regione a bloccare la Bolkestein“, ha mandato a dire al nostro Robertino. Bella coerenza. Lui, il Matteo Padano, che invoca le funzioni centrali dello Stato che deve armonizzare le regioni. Stiamo parlando del Matteo  principale sponsor dell’autonomia differenziata che darà alle regioni più forti la possibilità di fare i propri comodi. Una vera e propria secessione.

Dall’altra parte il Robertino parassita da Cusenza, il quale a sua volta lancia un doppio scappellamento a destra al suo amico Matteo: “Ringrazio il ministro Salvini per il suo impegno sul Ponte sullo Stretto, sulla Ss106, sull’autostrada A2, perché il mio governo regionale  negli ultimi 30 mesi ha avuto più risorse che negli ultimi 30 anni…”. Lui  è fatto così, sempre ossequioso e genuflesso verso i potenti, anche quando pensa di fare una battaglia epocale. Naturalmente si dimentica che se ci sono più soldi tutto ciò è dovuto a quel Pnrr certamente non creato né da lui né dai suoi amici di governo.

Dopo l’ossequio dovuto, lancia la supercazzola della campagna elettorale: “La Calabria, che ha moltissime spiagge libere, non cederà – come vorrebbe qualcuno (Salvini ovviamente, ndr) le quote di spiagge inoccupate ad altre regioni del Nord. Abbiamo troppo bisogno di sviluppare il turismo, e per questo, almeno in questa occasione, prendiamo a prestito il motto del fondatore della Lega: padroni a casa nostra”.

Per tradurre in parole semplici: i due ci si accapigliano o fanno finta di farlo per prendersi i voti dei balneari. Mentre Salvini cerca di accaparrarsi il voto dei balneari di tutt’ Italia, lui – il nostro Robertino – pensa di allisciare il pelo ai balneari calabresi. E per fare questo si inventa che la Calabria ha moltissime spiagge libere che non cederà alle altre regioni. Dove siano tutte queste spiagge libere solo lui lo sa. E’ come quel mangiatore di cocomeri che si frega regolarmente il cuore e lascia agli amici la buccia. Il nostro presidente di regione afferma che la Calabria ha moltissime spiagge libere. E come no, si dimentica però di farcene un elenco. Forse nelle spiagge libere che ha inventariato il nostro Robertino ci saranno tutte le spiagge alle foci dei fiumi e dei torrenti calabresi che grazie alla sua opera indefessa oggi sono tornate ad avere acque cristalline e limpide di melma, di batteri e di virus.

Certamente tutti vorranno partecipare ad un bando per avere una concessione scegliendo  in quei punti campionati da Goletta verde dove l’inquinamento è oltre il limite di legge. C’è solo l’imbarazzo della scelta: un bel lido chi lo potrà negare alle foci del torrente Colognati a alla Marina di Rossano? Oppure alla foce del Corace a Catanzaro Lido… E vuoi mettere il successo del potenziale lido alla foce del fiume Esaro a Crotone o sulla foce del canale nella spiaggia a destra del Castello di La Castella? La spiaggia a sinistra del canale la lasciamo sempre ai soliti gestori che pagano quattro soldi e quella a destra inquinata la diamo ai poveri cristi.

E poi la costa di Tropea, faro del turismo in Calabria: perché toccare le assegnazioni già date da decenni a quattro spiccioli, quando al fianco di queste possiamo dare nuove concessioni alla foce del fiume Angitola a Pizzo o alla foce Trainiti a Vibo Marina, per non dire del Sant’Anna a Bivona? E non ci dimentichiamo la foce del fiume Ruffa a Ricadi dove  a poche centinaia di metri sorgono importanti strutture turistiche.

E se tutto questo non bastasse potremmo mettere in gara concessioni nel porto di Gioia Tauro. Così tra una nave container e l’altra ci si potrà fare il bagno e respirare l’area salubre del porto… E non vorremmo dimenticare tutti gli altri porti commerciali calabresi: a Vibo Marina c’è libera tutta la zona dei depositi costieri, a Crotone la zona industriale; e non parliamo di  Corigliano. E vuoi mettere un bel lido in Aspromonte a strapiombo sulla Costa Viola o su quella jonica o sulle scogliere impervie dell’Alto Jonio Cosentino. C’è spazio per tutti, l’importante è che nessuno disturbi gli attuali concessionari, casomai potremmo proporre uno sconticino visti i canoni ridicoli che stanno pagando. Intanto sulle spiagge più ambite e frequentate siamo ai livelli della Liguria, striscioline anguste di spiaggia lasciate libere tra un lido e l’altro.

Certo i nostri eroi, i novelli Stanlio&Ollio, parlano lo stesso linguaggio. Non dimenticatevi che sono stati i vincitori a pari merito del nostro concorso MISTER CAZZARO 2023. Qui troverete tutte le informazioni sul concorso 2023 che li ha visti protagonisti assoluti e vincitori ex aequo. https://www.iacchite.blog/salvini-e-occhiuto-chi-sara-il-mister-cazzaro-ditalia-la-sfida-andra-in-scena-sul-ponte-di-pilu/

Sembra che oltre alle elezioni per il parlamento Europeo i nostri cazzari 2023 stiano già   mettendo in campo tutte le loro migliori iniziative per la nuova finale di MISTER CAZZARO 2024  del prossimo agosto. Le minchiate sparate dai due sono innumerevoli. Certo abbiamo il Matteo un po’ in crisi visto che lui puntava forte sul Ponte sullo Stretto. Lui già immaginava un finale di campagna elettorale a mettere seconde pietre su prime pietre. E così via, in un crescendo inarrestabile. Tutti questi ricorsi della minchia gli stanno un po’ rovinando la vita. E quindi è stato costretto ad una conclusione di  campagna elettorale un po’ in sordina a parlare della statale 106… invece più in forma è il nostro Cazzaro di Calabria 2023. Che però rischia di prendere mazzate dappertutto…

L’ultima sua perla è il video dove sorridente annuncia al mitico Roger Waters la riapertura del Pronto Soccorso di Cariati.  Scorrono le immagini di sale semivuote con la musica sottofondo dei Pink Floyd e dai commenti capiamo il motivo per cui il Pronto Soccorso non è preso d’assalto. Gli scrive un certo Stefano C. : “Ma cosa pensi che i cariatesi sono cretini, hai aperto il pronto soccorso senza medici, senza infermieri, senza personale per le analisi, senza cardiologo. Così il pronto soccorso lo apro anche a casa mia”. Non è riuscito neanche a cancellarlo in tempo il commento… pensate quanto è furbo… 

Non c’è nulla da fare, il nostro Robertino da Cusenza, alias Cazzaro di Calabria, la minchiata ce l’ha incorporata. E’ più forte di lui, gli escono una dopo l’altra, a raffica, come i Baci éerugina. Ma siamo certi che a questo giro la batosta gli arriverà forte da Corigliano-Rossano e speriamo anche da Vibo Valentia, dove il Pd si sta impegnando allo spasimo per perdere elezioni vinte in partenza. Pensate che ieri hanno fatto salire sul palco Franz Caruso e Nicola Fiorita. Roba da scompisciarsi dalle risate.

E’ evidente che un Cazzaro così è abituato a trattare solo con minchioni di pari grado. Uno così non poteva mai ricordarsi di fare gli auguri a Graziano di Botrcello fresco vincitore di Don’t forget the lyrics sul Nove dove ha tenuto alto il nome della Calabria migliore. Comunque da fonti del suo entourage sembra che le congratulazioni arriveranno non appena il suo staff gli avrà spiegato che cazzo significa Don’t forget the lyrics. Perché Robertino è “internazionale”: auuuuuu