La Fiom all’attacco: “Nella Cgil non c’è più democrazia”

Il Comitato Direttivo Regionale della Fiom Cgil, riunitosi oggi a Lamezia Terme, ha votato all’unanimità un ordine del giorno nel quale denuncia la grave crisi democratica della Cgil calabrese.

Pubblichiamo il testo dell’ordine del giorno.

Superare la crisi democratica della CGIL Regionale della Calabria

“Il Comitato Direttivo Regionale della FIOM esprime preoccupazione e rammarico per la profonda crisi democratica che da tempo ha colpito la struttura confederale della CGIL Calabrese.

La stessa, da alcuni mesi, si sta avvitando su se stessa portando a livelli mai raggiunti prima conflitti organizzativi e criticità democratiche, sprecando nel contempo anche occasioni importanti come la Conferenza di Organizzazione.
Tale condizione ha anche avuto in premessa l’impedimento alla FIOM Calabria ed ai suoi rappresentanti di far parte e quindi poter esprimere le proprie valutazioni dentro gli organismi confederali, nonostante un formale impegno assunto nel congresso: un fatto assolutamente inedito nella storia della CGIL Calabrese ad ogni livello.

Questa conclamata anomalia, considerata tale anche a livello nazionale, a tutt’oggi è rimasta inalterata a dimostrazione di una concezione autoritaria/proprietaria della funzione svolta.
La grave condizione economica, sociale, democratica della nostra regione, richiederebbe una CGIL, in tutte le sue articolazioni, pienamente riconosciuta, autorevole, le cui decisioni fossero assunte collegialmente e nel pieno rispetto della partecipazione di tutti.
Il C.D. della FIOM – CGIL della Calabria auspica l’immediata risoluzione di tali problematiche e l’urgente superamento di una direzione che, fuorviando ogni premessa, ha aggravato e reso complicati i problemi organizzativi, i rapporti tra categorie e confederazione, perfino quelli tra singoli compagni e compagne”.