“La Scuola a Cosenza tra problemi strutturali, di inclusione, di diritto allo studio”

Immaginiamo di rovinare la festa a qualcuno, cioè a chi è abituato a ricordarsi in maniera strumentale che esiste la Scuola il giorno dell’inizio delle lezioni, quando i potenti di turno occupano lo spazio dei media con fiumi di retorica, grancasse, tagli di nastro, auguri, ricordi e oscenità varie. Accade puntualmente due volte all’anno: alla riapertura della scuola e quando iniziano gli Esami di maturità.
Ed invece il 13 settembre, alla vigilia dell’inizio delle lezioni, come Sinistra CGIL abbiamo organizzato un incontro con interventi molto qualificati per parlare di quello che nella Scuola cosentina non va e che andrebbe invece fatto. Problemi che nascondere sotto il tappeto non serve, se non per perpetuarli all’infinito facendoli diventare un destino ineluttabile.

Dal problema della inclusione sociale e della lotta all’abbandono e agli insuccessi che riguardano numeri crescenti di ragazzi delle fasce meno abbienti, alla penosa trasformazione del Convitto in una scuola d’élite, dalla mancanza di ogni garanzia nella continuità per il percorso di istruzione carceraria e serale per gli adulti (devastato dalla pessima gestione degli organici nel 2018, operato nel silenzio totale di tutte -senza esclusione alcuna- le Organizzazioni Sindacali regionali di categoria e di cui ancora si risentono i tristi effetti), al percorso previsto ma non attuato per migranti e la minoranza rom del nostro territorio, ai problemi legati all’aspetto strutturale e di sicurezza delle scuole nei nostri territori.

Di tutto questo vorremo iniziare a parlare, convinti che questi argomenti sono spesso oggetto di interesse solo burocratico e formale o materia di convegnistica e passarelle. Solo in qualche situazione di eccellenza si affrontano realmente, riuscendo anche in risultati positivi che puntualmente non vengono adeguatamente valorizzati, forse perché si svolgono attraverso l’impegno di lavoratrici e lavoratori, a volte insieme a validi operatori sociali, che non amano né i riflettori né le piaggerie nei confronti delle dirigenze delle Amministrazioni scolastiche o i potentati politici di turno.
E’ l’ora di mettere attorno ad un tavolo che diventi fisso ed operativo le tante persone che hanno a cuore le sorti dell’Istruzione e della Scuola pubblica per riflettere ed operare su quanto occorra fare. Con determinazione e senza sconti o timori reverenziali e correi silenzi omertosi verso alcuno. Il prossimo periodo non potrà che peggiorare la situazione, è evidente che la crisi sociale morderà con ancora più ferocia il mondo del lavoro e le classi popolari. La Scuola può e deve ritornare ad essere un baluardo nella difesa dei diritti e della democrazia, del sapere autonomo e critico, della crescita della consapevolezza per trasformare l’esistente.

Ne parleremo MARTEDI’ 13 settembre nel Cortile della Camera del Lavoro di Cosenza, con suor Lorena ARMIENTO, insegnante ed operatrice dalla significativa esperienza in contesti troppo spesso dimenticati, Piero FANTOZZI, docente emerito di Sociologia all’UNICAL con importanti studi sull’argomento e con un impegno fattivo costante nel Centro Storico con l’Associazione San Pancrazio, con Fiore MANZO, dottorando di ricerca e uno dei primi giovani rom cosentini a laurearsi, con Aldo TRECROCI, dirigente scolastico e consigliere comunale a Cosenza con delega alla Scuola. Per il mondo sindacale un rappresentante della Camera del Lavoro e Pino ASSALONE, coordinatore di Democrazia e Lavoro – SINISTRA CGIL.