La Serie A vota la norma salva Samp: il “paracadute” di 10 milioni in anticipo

La Lega Serie A tende una mano alla Sampdoria. Durante l’assemblea che si è tenuta nella giornata di ieri è passato una sorta di emendamento per salvare i blucerchiati. I club – secondo quanto riportato da La Repubblica – hanno deliberato a favore della richiesta delle squadre già retrocesse, Cremonese e proprio la Sampdoria, che volevano l’anticipo del 40% del paracadute.

La Cremonese, neopromossa un anno fa, incasserà appena 4 milioni di anticipo sui 10 che le spettano dopo un solo anno in Serie A. La Samp, al contrario, beneficerà subito di 10 milioni, visto che la sua quota di paracadute è la più alta possibile, quella da 25 milioni di euro. Come da richiesta, i soldi saranno disponibili già da domani, appena in tempo per onorare la scadenza degli stipendi.

Che la situazione della Samp sia disperata infatti è cosa nota: i soldi sono letteralmente ossigeno. Ovviamente, nessuno in Lega desidera il fallimento dei blucerchiati. C’è solo un problema: come specifica l’articolo 18 dello Statuto della Lega Serie A, il paracadute viene maturato da tutti i club che retrocedono «a condizione che gli stessi siano ammessi e partecipino effettivamente al campionato di Serie B della stagione successiva a quella in cui è maturata la retrocessione dalla Serie A».

In sostanza, prima di poter ricevere i soldi del paracadute, bisogna essere iscritti al nuovo campionato di B. E almeno nel caso della Samp, l’eventualità è tutt’altro che scontata. Ma per portare la materia al voto si è esposto direttamente il presidente Casini. Certamente, la mossa politica è una vittoria dell’amministratore dei blucerchiati, l’avvocato Romei, che ha rassicurato l’assemblea: «Non posso dirvi nulla per scaramanzia, ma abbiamo trovato una soluzione».

I 10 milioni saranno spesi per far fronte alle spese necessarie per chiudere la stagione. Poi però servirà un nuovo azionista che garantisca la continuità aziendale. E stavolta non è affatto scontato riuscire a trovarlo, nonostante i vari interessamenti, ormai ridotti sostanzialmente a un duello tra due: Andrea Radrizzani, padrone del Leeds, e Alessandro Barnaba, che controlla il Lille, e sullo sfondo il vecchio proprietario Ferrero a fare da arbitro della partita.