Come da scontatissimo copione i media di regime calabresi hanno già “chiuso” le indagini sulla tragedia di domenica mattina alla funivia di Lorica. Parola d’ordine: tragica fatalità. La Regione e le Ferrovie della Calabria mai come adesso hanno vita facilissima, dal momento che a perdere la vita è stato un loro dirigente. Per tutto il resto c’è… il porto delle nebbie. Garanzia assoluta di insabbiamento. Ma a nessuno con un minimo di cervello pensante in testa può sfuggire qual è invece il quadro generale. Quello che i media di regime non hanno il coraggio di scrivere e di dire.
RIASSUNTO DELLA PUNTATA PRECEDENTE (https://www.iacchite.blog/ndrangheta-e-appalti-la-vera-storia-degli-impianti-di-lorica-il-ruolo-del-parco-della-sila/)
Oliverio e Barbieri hanno fatto un grande imbroglio per costruire la cabinovia di Lorica.
«Dietro questo progetto di mero ricambio del sistema di impianto a fune con una moderna cabinovia (o ovovia) si palesa lo spettro di un ampliamento dell’impiantistica con la realizzazione di altri tracciati e impianti a fune che collegherebbero il versante del Botte Donato con la vicina cima di Monte Curcio (1.760 m) dove sono presenti le piste da discesa del relativo centro turistico di Camigliatello Silano. L’idea è quella di realizzare un carosello turistico di sci da discesa, unendo i due principali centri turistici della Sila Grande, Camigliatello Silano e Lorica. Per far ciò è necessario collegare gli impianti da sci con sistemi di trasporto a fune che richiedono inevitabilmente opere di grande impatto con il rischio che i tagli necessari compromettano definitivamente le già compromesse cime di Botte Donato e Monte Curcio, intaccando anche la vicina cima di Monte Scuro”.
Nonostante ciò, in occasione della Conferenza dei Servizi convocata il 30 Gennaio 2014 per deliberare l’approvazione del progetto «Comprensorio Sport-Natura di Lorica», Legambiente non risulta tra gli invitati. Addirittura dai verbali non risultano neppure invitate le altre associazioni di “rilevanza nazionale” per la protezione ambientale, paesaggistica e storico-culturale, con grave pregiudizio per la valutazione obiettiva degli interessi in gioco.
Dai verbali della Conferenza dei Servizi, non risultano acquisiti i pareri del Ministero dell’Ambiente e del Ministero dei Beni Culturali e Paesaggistici, obbligatori per legge ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, e considerata la presenza di vincoli previsti per legge come nel caso di parchi, aree di rispetto di corpi idrici, montagne oltre i 1200 metri sul livello del mare per la catena appenninica, i parchi e le riserve nazionali o regionali, e i boschi, ai sensi del D.Lgs. 42/2004.

Nel ricordare che l’area oggetto del PISL ricade nel perimetro del Parco Nazionale della Sila, ed è inserita tra i siti di Rete Natura2000 in qualità di Zona di Protezione Speciale “Sila Grande” (ZPS-IT9310301), per la presenza di “ambienti lacustri montani di interesse ornitologico”, “soste migratorie di specie ornitiche palustri” e “siti di nidificazione”, riteniamo che la presenza di una zona speciale di conservazione ricadente all’interno dell’area naturale protetta del Parco Nazionale della Sila non sia compatibile con il progetto «Comprensorio Sport-Natura di Lorica».
Tratto da HeyNow
https://heynow99.wordpress.com/
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