Laino Borgo, il Postamat di ultima generazione rubato stanotte era stato installato nel 2019 per il programma “dieci impegni” delle Poste

In provincia di Cosenza siamo al terzo furto di sportello automatico Atm Postamat nel breve arco di pochi giorni. Prima a Cassano (bottino 130 mila euro), poi a Santa Maria del Cedro e stanotte a Laino Borgo. E’ del tutto evidente che siamo davanti ad una banda di professionisti del settore, probabilmente pugliesi – secondo quanto trapela da fonti vicine agli investigatori – ma con basisti decisamente “locali”. L’insistenza con la quale avvengono i furti, per i quali viene utilizzato esplosivo ad alto potenziale che scarica due boati nel giro di pochi secondi, lascia intuire che non funziona il sistema di sicurezza e neanche la “trovata” della macchiatura delle banconote. altrimenti i banditi avrebbero già desistito. Per il resto, con tutto il rispetto per le forze dell’ordine, siamo anche davanti ad un clamoroso smacco dei sistemi investigativi.

Forse chi indaga dovrebbe risalire alla fonte del “problema” e quindi cercare di capire dove e quando sono stati installati questi sportelli automatici. Per esempio, quello di Laino Borgo risale al 7 maggio del 2019. Poste Italiane lo aveva installato in via Biagio Longo, numero civico 15. A Laino Borgo risiedono circa 2.000 abitanti, il Postamat consentiva di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista dei movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, accanto al pagamento delle principali utenze e dei bollettini di conto corrente postale.

L’installazione era parte del programma di “dieci impegni” per i Comuni italiani con meno di 5.000 abitanti promosso dall’Amministratore Delegato, Matteo Del Fante, in occasione dell’incontro con i “Sindaci d’Italia” del novembre 2018 a Roma, ed è coerente con la presenza capillare di Poste Italiane sul territorio e con l’attenzione che l’Azienda riserva alle comunità locali e alle aree meno densamente popolate. 

Il nuovo Atm Postamat rubato a Laino Borgo era di ultima generazione (e dotato di moderni impianti di videosorveglianza), poteva essere utilizzato dai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro e dai titolari di carte di credito dei maggiori circuiti internazionali, oltre che dai possessori di carte Postepay. Lo sportello era anche dotato di monitor digitale ad elevata luminosità e di dispositivi di sicurezza innovativi, tra i quali una soluzione anti-skimming capace di prevenire la clonazione di carte di credito e un sistema di macchiatura delle banconote. Che, tuttavia, per quanto se ne deduce, deve aver fatto cilecca…