Lamezia 2025. Cannizzaro “piazza” il commissario De Biase (e non solo) tra gli assistenti della cugina a Bruxelles. Forza Italia ha paura di perdere

Mentre Occhiuto si diletta a Milano e quando è in Calabria va per… mulini (Stefano, guardati dal parassita, che non si sa mai!) o per rendering “a chiacchiere” di aeroporti, Catanzaro e Lamezia sprofondano sempre di più. E a lui, con decenza parlando, non gliene può fregar di meno.

Tutto ciò perché a Catanzaro e a Lamezia sono tutti servi dei loro padroni. Oggi ne abbiamo scoperti altri due. Il tragicomico ballottaggio di Lamezia agita il sonno dei dirigenti di Forza Italia: se arriva una sconfitta dovrà per forza cadere qualche testa e mentre – paradossalmente – la stragrande maggioranza della “sinistra” tifa per l’avvocato Murone, in molti a “destra” sperano che a vincere sia Doris Lo Moro la dinosaura. Ripetendo così l’esito del secondo turno a Cosenza, Catanzaro e Vibo.

A Lamezia il problema della destra si chiama… Bevilacqua e ovviamente ci sono motivi molto gravi che l’hanno portato non solo a candidarsi ma anche a umiliare il candidato avversario con 3.000 (sic!) voti disgiunti che l’hanno ridotto in mutande. Occhiuto non andrà al di là di una patetica visita al Bevilacqua simil… Canossa mentre qualcosa di più sta facendo Ciccio Cannizzaro, che è il segretario regionale di Forza Italia e verrebbe travolto in qualche modo anche lui da una eventuale disfatta. 

Cannizzaro ha imposto alla cara cuginetta Giusi Princi, ormai diventata “stella” del Parlamento europeo, di inserire due assistenti nuovi, che rispondono ai nomi di Salvatore De Biase e Enza Severino.

De Biase è il commissario cittadino lametino di Forza Italia, galoppino del coordinatore forzista catanzarese Marco Polimeni ma soprattutto dell’indiscusso vero “capo” Emanuele Ionà (quello che vende Audi e crede anche di essere un politico furbo, doppio sic!) che ha scatenato l’ira funesta di Gianpaolo Bavilacqua. Sì, perché la guerra tra Bevilacqua e Forza Italia è scoppiata proprio a causa della scelta folle di imporre a commissario cittadino De Biase, che con sole 20 tessere era stato surclassato da Bevilacqua con le sue 350 tessere… Eppure hanno preferito lui e adesso non sarà facile convincere Bevilacqua a non “ammazzare” Murone al ballottaggio.

Ed è proprio per questo che Cannizzaro ha pensato bene non solo di “sistemare” il galoppino di Polimeni e Ionà ma anche Enza Severino, che non è altro che è la moglie di Sergio Costanzo, consigliere comunale catanzarese, il quale è stato così “risarcito” a causa dello sgambetto subito da Polimeni (denuncia più arresto per le vicende dell’Aterp ad opera del commercialista di famiglia in conseguenza di una “infelice” sortita del Costanzo, che aveva osato criticare Occhiuto per la tragicomica vicenda del suo intervento al cuore).

Ora si tratterà di vedere quanti voti porterà questo “risarcimento” a Lamezia ma la domanda da farsi è soprattutto un’altra: come fanno De Biase e Costanzo a difendere gli interessi di Lamezia e Catanzaro se adesso sono a libro paga del reggino Cannizzaro?!

Occhiuto, dal canto suo, non ha nessun problema per questa vicenda di Lamezia. O meglio, diciamo che non gliene frega niente, tanto non ci ha messo la faccia questa volta e siccome gioca sempre con almeno due mazzi di carte, il suo giornale di riferimento si concede anche il lusso di “tifare” apertamente per la Lo Moro.

Perché? Ma perché “Radio Cittadella” già sta dicendo che Occhiuto scaricherà le responsabilità dell’eventuale tracollo su Cannizzaro, perché lo sanno tutti che è il sempre più penoso “bummino” a difendere e favorire Ionà e Polimeni.

Ionà comanda perché “regala” Audi oppure fa super sconti ai suoi amici reggini ma soprattutto perché è un “fratello” a tutti gli effetti del Cannizzaro, e nello stesso tempo garantisce al deputato che nessuno oserà attaccarlo – sia politicamente sia giornalisticamente – quando le cose vanno o andranno male.

Tuttavia, anche Cannizzaro, alla fine della giostra, per salvarsi il culone che si ritrova, se le cose dovessero precipitare non ci penserebbe un attimo a regalare a Occhiuto le teste di De Biase (al quale comunque ha dato il paracadute della nomina ad assistente della cugina a Bruxelles), Polimeni e Ionà. Del resto, Ciccio “bomba” non va più di pelo come prima con Robertino il parassita e c’è chi sussurra che gli sta remando contro per la ricandidatura alla Regione.

Tornando a Lamezia, gli analisti si dicono sicuri della vittoria della Lo Moro perché c’è stato troppo voto disgiunto nel centrodestra e la gente a Lamezia – escluso Corso Numistrano – non sopporta per niente Ionà, De Biase, Polimeni, Abramo, Lobello, Talerico eccetera eccetera. Mancano otto giorni, ci saranno ancora tante altre manovre sottotraccia e noi saremo qui a raccontarvele senza fare sconti a nessuno perché è facilissimo capire che comunque vada… sarà un disastro.