di Igor Colombo
“Il pericolo in questa città, tre volte sciolta per mafia, è che ci sia sotto traccia un percorso che noi non vediamo e non sentiamo. Un percorso che vuole ancora la città legata agli affari loschi, ai comitati d’affari, alla ‘ndrangheta, alla massoneria. Chiamiamole con il loro nome. ‘Ndrangheta, massoneria, Associazioni deviate. Perché altrimenti non si capisce”. Queste la dichiarazione fatta dal candidato sindaco dottoressa Doris Lo Moro di cui condivido anche le virgole per quanto affermato e mi complimento per il coraggio di questa dichiarazione. Chiedo altresì alla stessa: sarebbe pronta in caso di elezione a sindaco, a raccogliere una mia proposta di diversi anni fa in cui chiedevo di inserire nello statuto comunale l’ obbligatorietà di appartenenza per sindaco, vicesindaco, assessori e consiglieri comunali? Senza voler fare alcuna caccia alle streghe, ricordando che l’appartenenza a logge massoniche in Italia è perfettamente legale, ma ciò rappresenterebbe un abbrivo importante per combattere anche determinati poteri e sotto-poteri che sempre più spesso si infiltrano nelle amministrazioni comunali. E’ importante e di vitale importanza cominciare a lanciare un segnale forte coi fatti e non solo a parole, anche poter amministrare con trasparenza facendo sapere ai cittadini da chi sono rappresentati.









