Lamezia 2025. Centrodestra sempre più spaccato: i boatos su Wanda Ferro e le “vendette” in Forza Italia

Ancora meno di 24 ore e poi anche le due settimane di campagna elettorale “supplementari” per il ballottaggio di Lamezia saranno finite e la parola passerà di nuovo agli elettori. Il primo turno ha dato un’indicazione precisa: il candidato del centrodestra Mario Murone ha preso 3.000 voti in meno delle sue liste. Se i suoi candidati non avessero dato spazio in maniera così pacchiana al voto disgiunto, Murone a quest’ora sarebbe già stato proclamato sindaco. e invece qualcosa non ha funzionato. I candidati di Murone hanno votato un altro candidato sindaco ovvero Bevilacqua e il dato è troppo grossolano per non tenerne conto.

Per usare un eufemismo possiamo affermare che il centrodestra è spaccato ma è uno scenario che abbiamo già visto a Cosenza, Catanzaro e Vibo nell’arco di tre soli anni e tutto lascia pensare che anche questa volta il centrodestra perderà il ballottaggio. E gli indizi che portano a questa conclusione aumentano col passare delle ore. Si concentrano, in particolare, su Wanda Ferro, che qualcuno definisce come “guastafeste” ma soprattutto come “trasversale”. Detta in maniera molto diretta, i boatos di queste ore riferiscono che l’ordine sia quello di votare… Lo Moro. Se ne parla dappertutto, in particolare sulla spiaggia, al “Marina Blu”, dove si riuniscono molti politici e imprenditori.

Perché la Ferro favorirebbe la Lo Moro? Ma perché in questo momento, che Occhiuto voglia o non voglia o che giochi con due o con tre mazzi di carte, una sconfitta del centrodestra a Lamezia sarebbe una mazzata pesantissima soprattutto per il governatore. E ormai tutti sanno che Fratelli d’Italia ha “puntato” la sua poltrona. Ed è del tutto evidente che un’altra sconfitta come quelle di Cosenza, Catanzaro e Vibo aprirebbe seri interrogativi sulla ricandidatura di Occhiuto alla Regione.

Intanto, il prode Bevilacqua ovvero l’ago della bilancia, ha già annunciato che lascerà (sulla carta) l’elettorato libero di votare chi vuole… Ma sottobanco lui e anche il sindaco uscente Mascaro voteranno la Lo Moro. Gli obiettivi di questa manovra sono chiarissimi: sconfiggere la classe dirigente calabrese ma soprattutto catanzarese e lametina di Forza Italia. Dunque, nell’ordine: Ionà (il venditore di Audi), De Biase (il commissario lametino), Talerico (il consigliere regionale che a mo’ di Tafazzi ha chiamato scappati di casa i seguaci di Bevilacqua), Pino “parrucchino” Galati, Marco Polimeni (segretario provinciale di Catanzaro) e Cannizzaro (segretario regionale)… E la voglia di “vendetta” è acuita dalla nomina di De Biase ad assistente della parlamentare europea Giusi Princi, cugina di Cannizzaro… Un’altra mossa che non ha niente da invidiare al miglior Tafazzi.