Ultima settimana di campagna elettorale a Lamezia Terme per il tragicomico ballottaggio che vede in campo Mario Murone per il centrodestra e Doris Lo Moro per il centrosinistra. La situazione è perfettamente uguale a quella già vista a Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia. Ovvero: il centrodestra si suicida… I candidati sindaci (Francesco Caruso, Valerio Donato e Roberto Cosentino) vengono clamorosamente impallinati dai loro stessi candidati… prendono meno voti delle liste e poi al ballottaggio… perdono. Una classica che sta diventando costante. Anche a Lamezia sembra prefigurarsi lo stesso scenario ma stavolta c’è la sensazione che cadrà qualche testa.
L’ago della bilancia a Lamezia è Gianpaolo Bevilacqua, inviso al segretario regionale Cannizzaro e ai suoi galoppini catanzaresi, al quale è stata negata la carica di commissario cittadino nonostante avesse la maggioranza delle tessere e che si è vendicato alla grande, candidandosi contro il “ronzino” Murone e costringendolo al ballottaggio. Nei giorni scorsi si era appreso che Occhiuto in persona avrebbe cercato di ricucire lo strappo ma ieri è arrivata una mazzata che… manculicani! Il prode Cannizzaro, sentendo odore di disfatta, si è affrettato a trovare un paracadute al suo commissario di partito a Lamezia Salvatore De Biase, “piazzandolo” tra gli assistenti della cugina Giusi Princi, parlamentare europeo di… stacippa. E come se non bastasse ha “piazzato” anche la moglie di un consigliere comunale di Catanzaro che lamentava di essere stato sgambettato clamorosamente per via giudiziaria dal segretario provinciale del partito. Manovre sotterranee che dovevano restare “segrete” e invece sono venute fuori su Iacchite’.
LAMEZIA 2025, CANNIZZARO “PIAZZA” DE BIASE A BRUXELLES (https://www.iacchite.blog/lamezia-2025-cannizzaro-piazza-il-commissario-de-biase-e-non-solo-tra-gli-assistenti-della-cugina-a-bruxelles-forza-italia-ha-paura-di-perdere/)
Nelle giornata di ieri abbiamo fatto un bel giro a Lamezia e abbiamo scoperto non solo che i Bevilacqua hanno letto la notizia e quindi hanno saputo di De Biase ma anche che si sono incazzati neri e che la situazione per il povero Murone peggiora di ora in ora. Qualcuno a Lamezia sussurrava che questa sciagurata operazione di Cannizzaro ha fatto recuperare almeno 4-5 punti percentuali alla Lo Moro. E tutti sanno che noi di certo non la amiamo…
Di sicuro Occhiuto non sarà “contento” delle manovre di Cannizzaro ma al di là se lo sia o meno, ormai è abbastanza palese che tra i due non c’è più quel feeling da “cip e ciop” dei mesi passati, dal momento che Cannizzaro ha ambizioni che non nasconde più e che ormai sono in collisione con quelle del parassita capo.
Del resto, le faide interne a Forza Italia stanno facendo ridere tutta la Calabria. Sul Tirreno Cosentino, per esempio, i forzisti hanno beccato tre sconfitte pesantissime dopo aver tesserato i sindaci uscenti di Paola e Scalea e appoggiato quello piddino di Cetraro. Morale della favola: i sindaci uscenti sono stati “trombati” e a Cetraro ha vinto Aieta, che non è del Pd ma è sicuramente socialista…
E non solo. Se ci spostiamo sullo Jonio, anche ad Isola Capo Rizzuto è scoppiata una faida disastrosa: Gianluca Bruno e Sergio Torromino sono stati traditi da Ferrari e Talerico, che hanno fatto votare la Vittimberga, che non è del Pd ma non è neanche di destra… e sapete perché? Perché vogliono piazzare i loro uomini nella giunta Voce a Crotone… un accordo trasversale che va perfettamente… in quel posto a Occhiuto.
Bruno e Torromino, di conseguenza, hanno chiesto a Cannizzaro l’espulsione dal partito di Ferrari e Talerico e ora vedremo cosa deciderà il “bummino”. Ovviamente, giusto per dovere di cronaca, segnaliamo che Ferrari e Talerico, nuovi “amichetti” di Occhiuto, dopo aver fatto perdere il candidato del centrodestra a Isola senza neanche bisogno del ballottaggio, chiedono a loro volta la testa di Torromino e Bruno per prendersi il partito!
Sembra la trama di un film ma è tutto vero… A questo punto Occhiuto si chiamerà certamente fuori per far litigare sui territori Cannizzaro lasciandogli la “patata bollente” in mano. Una sorta di sottile e silente strategia di logoramento, visto che il riggitano trama a Roma contro di lui… E qualcuno sussurra – anche qui – che a Roma hanno saputo qualcosa di delicato su Robertino e che stanno lavorando per trovare un’alternativa alla sua ricandidatura alla Regione, della quale vi parleremo presto.









