Doris Lo Moro e le liste fantasma: il circo del nulla e delle ambizioni da favola
Doris Lo Moro non fa altro che trasformare Lamezia Terme nel suo personale “circo Barnum”, una sorta di teatro di burattini, sfruttando la città come trampolino per il suo clamoroso riciclo politico – dopo aver lasciato dietro di sé la devastazione della sanità lametina,. La sua mossa, tutta una sceneggiata degna dei migliori cabaret, ha come unico scopo la sua autocelebrazione e la conquista del trono regionale, puntando alla presidenza della Regione Calabria – un sogno che ha proclamato con orgoglio in un’intervista, come se non ci fosse niente di più naturale… E come se i calabresi avessero l’anello al naso e non la conoscessero!
E che spettacolo ridicolo si sta montando sul palcoscenico di Lamezia.
Sigle, solo sigle e nessuna sostanza.
•Paolo Guarascio è il primo attore in questa farsa: alle scorse elezioni si è dimostrato così incapace da non riuscire nemmeno a mettere insieme una lista autonoma, diventando il simbolo perfetto dell’incompetenza politica. Sconfitto, è stato l’eterno assente del Consiglio Comunale.
•Poi c’è Sinistra Italiana, che a Lamezia è più un miraggio che una realtà, rappresentata da un ex portaborse della stessa Lo Moro – un’alleanza che non fa altro che sottolineare quanto la politica locale sia diventata un gioco vuoto, dove i nomi servono solo a dare l’illusione di un confronto, mentre dietro le quinte si nasconde il puro opportunismo.
•A completare il quadro surreale, troviamo Italia Viva di Renzi, un partito (?!?) che ha perso ogni peso e, nel contesto lametino, conta letteralmente meno di zero.
Alla fine, Doris Lo Moro sta vendendo una coalizione di fumetti: alleanze che esistono solo sulla carta e personaggi che non hanno mai fatto nulla di concreto per la città – e che, a proposito, non sono nemmeno in grado di fare una lista decente. La sua candidatura, intrisa di narcisismo, non è altro che un grande bluff politico, Un teatro dell’assurdo che glorifica ambizioni personali a discapito di tutto e di tutti.