Lamezia. Doris Lo Moro “impallinata” dagli stessi elettori del centrosinistra

Se la contrada del centrosinistra avesse candidato il cavallo Tabacco molto probabilmente avrebbe vinto il Palio a sindaco di Lamezia Terme. Dopo il primo turno avevamo scritto che il centrodestra aveva vinto come il cavallo Zio Frac nel 2023 al Palio di Siena, che aveva disarcionato il suo fantino dal soprannome emblematico Brigante. Sempre in quel palio al secondo posto arrivò un altro cavallo scosso dal nome Tabacco. Ecco, se il centrosinistra avesse candidato Tabacco quasi sicuramente avrebbe vinto… 

Per mesi e mesi la narrazione che i media di regime e alcuni opinionisti hanno divulgato era che la Lo Moro fosse la candidatura più autorevole e prestigiosa che la sinistra potesse avere con un consenso di massa tra i cittadini di ogni età, giovani, donne, professionisti, semplici lavoratori e disoccupati. Una narrazione che ha fatto breccia in tutti i partiti e movimenti della coalizione. Perfino il M5S con Anna Laura Orrico (ma soprattutto con Pasquale Tridico) l’ha sponsorizzata definendola – senza provare imbarazzo… – come una “grillina anti litteram”. Ma nessuna autocritica hanno da fare costoro? Siamo stati gli unici a prevedere un risultato negativo perché l’avversione popolare era diffusa e profonda.
Adesso qualcuno afferma che grazie alla Lo Moro il centrosinistra ha potuto competere. In realtà è un falso, la candidatura Lo Moro è stata una palla al piede che ha respinto molti elettori.

Oggi ne abbiamo la prova del nove. Negli stessi giorni si è votato per i referendum sul lavoro. Mentre per le elezione comunali sono andati al voto il 45% degli elettori, per i referendum ha votato il 41%. La Lo Moro nel ballottaggio ha preso 12 mila voti perdendo con Mario Murone che è arrivato a 14 mila e passa voti. Nonostante la percentuale più bassa di votanti nei quattro quesiti sul lavoro il sì è arrivato a 16 mila voti. In pratica circa 4 mila persone di sinistra non hanno votato Doris Lo Moro preferendo Mario Murone o astenendosi dal voto per le comunali.

Il media che ha sponsorizzato la candidatura della Lo Moro è scandalizzato e si chiede cosa sia successo.  Ma non c’è bisogno di scervellarsi, la risposta è semplice. Doris Lo Moro è stata una candidatura sbagliata perché divisiva per la sua storia. Ha suscitato grande entusiasmo trai suoi fan che purtroppo per lei sono un’ampia minoranza a Lamezia Terme. E tanta avversione nell’opinione pubblica di Sinistra. Molti dei quali nello stesso momento hanno votato sì ai referendum voluti da Landini e da sinistra e poi hanno preferito votare per il cavaliere scosso o non votare affatto. Quello che c’è di inquietante in questa storia è che i media di regime questo concetto non riescono ad afferrarlo. La gente invece l’ha capito, eccome se l’ha capito…