Entrare nelle logiche interne del Partito Democratico è sempre più impresa titanica ma a questo punto anche… giurassica, altrimenti non ci capiamo. Siamo ormai alla vigilia della tornata elettorale amministrativa del 25 e 26 maggio e come si sa Lamezia Terme e Rende saranno due test molto importanti anche in vista delle Regionali prossime venture (si voterà nel 2027). Ebbene, il Pd ha scelto a Lamezia Terme Doris Lo Moro, classe 1955 (compie 70 anni ad agosto), politica di lungo corso, con alle spalle decenni di “servizio” sia da sindaco di Lamezia stessa, sia da parlamentare e sia da assessore regionale. Insomma, siamo a livelli di dinosaura della politica o di “essere mitologico” come dice qualcuno a Lamezia.
Senza voler entrare nel merito delle questioni lametine, ma allargando il nostro orizzonte a Rende, ieri il prode segretario provinciale del Pd cosentino, tale Pecoraro, ha detto che non è il caso di appoggiare a sindaco Sandro Principe, classe 1949, e quindi più “vecchio” soltanto di 6 anni rispetto alla dinosaura lametina e con le stesse esperienze precedenti della sua collega (sindaco a Rende, parlamentare e anche assessore regionale). La domanda sorge spontanea: perché sì a Lo Moro e no a Principe? Se si vuole lo svecchiamento della politica si deve essere coerenti e dunque non si capisce il motivo del no a Principe sulla base della carta di identità. E non lo si capisce a maggior ragione perché ancora non è uscito fuori il nome del suo presunto sostituto. Che dev’essere certamente un nome roboante e soprattutto “giovane”.
Ma il dubbio rispetto alla differenza di vedute tra i due “dinosauri” rimane tutto e magari dovrebbe essere girato al segretario regionale del partito, tale Irto, che avalla situazioni tragicomiche e non riesce a spiccicare una parola che sia una… E poi dicono che centrosinistra e centrodestra sono due cose diverse: qui siamo davvero a livello di “partito unico”. Con tanto di accordi che prima erano sottobanco e adesso vengono fatti con sfacciataggine infinita alla luce del sole. Tanto ormai non si scandalizza più nessuno.