Lamezia Terme – Si avvia verso la chiusura in primo grado il processo che vede al centro il fallimento della società Caruso group e coinvolge i vertici aziendali accusati a vario titolo di una serie di presunte operazioni contrarie alla legge, fra cui la bancarotta. Ieri, davanti al tribunale di Lamezia Terme è stato il momento della procura con le richieste di condanna e dei legali: l’udienza è stata rinviata al prossimo 25 settembre per le repliche e la lettura della sentenza.
Nello specifico il pm in aula ha richiesto per Antonio Pietro Caruso 5 anni, per Giuseppe Cristaudo 5 anni, per l’appena eletta consigliere comunale di Forza Italia Carolina Caruso 4 anni (la cui candidatura – nel corso delle elezioni comunali appena concluse – era finita nel mirino della commissione parlamentare antimafia), per Anna Maria Caruso 4 anni, e assoluzione per Antonella Vitiello.
Le difese – rappresentate dai legali Salvatore Cerra, Domenico Villella, Giuseppe Spinelli e Salvatore Gigliotti – nei loro interventi hanno rimarcato l’estraneità degli imputati dalle accuse e indicato una serie di spunti difensivi, rispetto ai quali ora la parola ripassa alla procura e agli stessi avvocati per gli interventi finali prima della sentenza.