Nuovo atto intimidatorio nella notte a Lamezia Terme. Ignoti hanno incendiato un escavatore di una ditta che sta effettuando lavori nel centro storico. Indagano i carabinieri. In merito all’accaduto, si registra una dichiarazione di condanna del sindaco, Mario Murone. «L’attacco subito non è solo un danno materiale alla ditta Ferraro spa, alla quale esprimiamo la nostra più sentita e incondizionata vicinanza, ma è un attacco diretto alla speranza, al futuro e al desiderio di riscatto dell’intera città di Lamezia Terme», sottolinea il primo cittadino. L’atto criminale colpisce un intervento cruciale destinato a migliorare la qualità della vita dei residenti, trasformando un quartiere storico attraverso fondi nazionali e un ambizioso progetto di rigenerazione. Il sindaco invita la ditta Ferraro «a proseguire senza esitazioni e con rinnovato impegno per il completamento dell’intervento. La città onesta è con voi e non permetteremo a pochi criminali di frenare il nostro percorso di sviluppo».
Nei giorni scorsi, in Prefettura a Catanzaro, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa volto a rafforzare la sinergia tra istituzioni e forze dell’ordine nella prevenzione e nel contrasto alla criminalità organizzata e comune. “L’attenzione della Prefettura e della Questura sul territorio di Lamezia Terme è del massimo livello e senza sosta, così come sicuramente lo è stata e lo sarà l’azione della Distrettuale Antimafia. Sono fiducioso che si possa fare in tempi brevi piena luce sull’accaduto e individuare i responsabili. La legalità e il diritto al futuro vinceranno su ogni forma di violenza e intimidazione», ha concluso il sindaco. L’episodio segue altri quattro atti intimidatori avvenuti nelle scorse settimane ai danni di commercianti e imprenditori.









