Lamezia, omicidio in centro. Dopo anni di calma apparente, la città ripiomba nella paura

Si torna a uccidere a Lamezia. A finire sotto i colpi d’arma da fuoco i fratelli Luigi e Luciano Trovato, già noti alle forze dell’ordine perché coinvolti nell’operazione “Perseo” che nel 2013 portò in carcere 67 persone ritenute vicine alla cosca Giampà, e un loro amico, Pasquale D’Angela. Il bilancio dell’agguato di ieri è di un morto e due feriti gravi: Luigi Trovato, 52 anni, è deceduto durante il trasporto in ospedale; il fratello Luciano, 37 anni, versa in gravissime condizioni; così come gravi sono anche le condizioni di una terza persona, Pasquale D’Angela, 34 anni, che si trovava insieme ai fratelli Trovato.

L’agguato è avvenuto dopo le 19 di ieri in pieno centro, in una zona molto trafficata e frequentata anche da ragazzi. I primi colpi di pistola sono stati esplosi alla fine di via Capitano Manfredi, per proseguire poi fino a via Colombo, attraversando piazza Borelli: per terra infatti gli agenti della Scientifica hanno rinvenuto oltre dieci bossoli, disseminati per la piazza. Sull’asfalto anche evidenti tracce di sangue in diversi punti. Il che significa che i tre hanno tentato la fuga. Ma invano. Gli aggressori, che secondo una prima ricostruzione sarebbero stati due, li avrebbero colpiti, sparando all’impazzata. Per poi fuggire e far perdere le proprie tracce a bordo di un’autovettura. Ma solo per qualche ora: infatti, nella tarda serata di ieri due trentenni si sono costituiti alla caserma dei carabinieri in via Marconi, raccontando la loro versione dei fatti. Sulla vicenda però vige il massimo riserbo.

I carabinieri, coordinati dal tenente colonnello Sergio Molinari comandante del Gruppo, e dal maggiore Christian Bruscia, Comandante della Compagnia, hanno subito avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’agguato, sentendo anche i titolari delle numerose attività commerciali presenti nella zona. La scena del crimine è stata ricostruita dalla Scientifica, che sta mettendo insieme i pezzi per avere chiaro il quadro della dinamica ed arrivare ad individuare i responsabili dell’agguato. A tal proposito, fondamentali saranno anche le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, che potranno fornire ulteriori dettagli su quanto avvenuto ieri a Lamezia.
Con l’agguato di ieri sera la città è ripiombata, dopo anni di calma apparente, nella paura.