Beni per un valore di oltre 500 mila euro sono stati sequestrati dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria – g.i.c.o. di Catanzaro, in esecuzione di un provvedimento di prevenzione, richiesto dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, coordinata dal Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, ed emesso dal tribunale del capoluogo calabrese.
Il destinatario del decreto di sequestro è Luciano Trovato, legato alla famiglia di ‘ndrangheta dei Giampà di Lamezia Terme.
Lo stesso, unitamente ai suoi fratelli, più volte è stato coinvolto in operazioni di polizia in materia di criminalità organizzata che hanno interessato la piana lametina. Per una di dette operazioni (meglio nota come operazione “Perseo”) la scorsa estate è stato condannato, dalla Corte d’Assise d’appello di Catanzaro, alla pena di anni quattro di reclusione. Le indagini patrimoniali condotte dalla guardia di finanza, che hanno consentito l’emanazione del provvedimento di sequestro, hanno evidenziato una netta sproporzione tra i beni risultati nella effettiva disponibilità del soggetto ed il suo tenore di vita, rispetto ai redditi dichiarati e alle attività economiche ufficialmente svolte.
I beni complessivamente sequestrati comprendono quote di otto unità immobiliari ubicate in Lamezia Terme, quote societarie di un’azienda lametina esercente l’attività di autocarrozzeria e commercio autovetture, e una parte di un’attività economica che gestisce un rinomato locale della movida giovanile lametina, già sottoposto a sequestro in ambito penale per una vicenda di interposizione fittizia di beni. Il valore complessivo del patrimonio sequestrato ammonta ad oltre 500 mila euro.