La pace e la guerra nel nome degli affari. L’operazione “Andromeda” del 2015 contro le cosche di ‘ndrangheta Iannazzo-Cannizzaro-Daponte dominanti a Lamezia Terme aveva svelato le dinamiche criminali nella città della Piana e il loro evolversi con la realizzazione del centro commerciale “Due Mari”. Ma nel corso degli anni Franco Perri, l’indiscusso deus ex machina del Gruppo imprenditoriale le ha sempre contestate con forza, anche quando, meno di un anno dopo, la Dda aveva sequestrato il centro commerciale, che fu dissequestrato appena quattro mesi dopo. Oggi il procuratore Gratteri ha sequestrato di nuovo i “Due Mari” riproponendo quelle accuse, che sono ancora al centro del processo scaturito dall’operazione Andromeda,
Secondo quanto raccontato dagli inquirenti all’epoca, agli inizi degli anni 2000 le cosche degli Iannazzo e dei Giampà erano acerrime nemiche ma alla fine si sarebbero alleate avendo un nemico comune: la consorteria dei Torcasio. A determinare i nuovi assetti sarebbe stata proprio la nascita dell’imponente centro commerciale “Due Mari” alle porte di Lamezia Terme, che avrebbe spostato l’epicentro dei business dal centro città alla periferia.
Da qui – sempre secondo quanto riferito dagli investigatori all’epoca – la reazione dei Torcasio, che avrebbero decretato l’uccisione dell’imprenditore Antonio Perri, proprietario del “Due Mari”, avvenuta il 10 marzo 2003, e la sparizione della sua bara. E’ quest’ultimo episodio il “detonatore” della guerra di mafia che insanguina Lamezia nella primavera e nell’estate del 2003 e che culmina con l’assassinio di due esponenti di vertice dei Torcasio, ed è in questo contesto che si sarebbe definitivamente sancito il “matrimonio” tra il clan Iannazzo e l’imprenditore Francesco Perri, figlio di Antonio e nuovo titolare del centro commerciale “Due Mari”, arrestato nel blitz del 2015. Lo stesso Perri tra l’altro – emergeva dall’inchiesta “Andromeda” – non avrebbe esitato a chiedere agli Iannazzo di “gambizzare” il fratello Marcello con il quale era in lite per questioni di eredità,