Latitante cosentino arrestato in Puglia: era il ponte per la droga con le cosche reggine

E’ stato rintracciato e bloccato nelle campagne di Erchie nel Brindisino a bordo di una Fiat Punto prima che potesse rifugiarsi in Germania come già aveva fatto due mesi fa, fuggendo in Romania.

Per Giancarlo Matichecchia, 48 anni, di Cosenza e residente nella provincia ionica, sono così scattate le manette. Su di lui pendeva un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Lecce su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.

Indagato per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi da fuoco, Matichecchia è ritenuto essere uno dei membri del clan Lorusso attivo nel comune di Grottaglie.

Calabrese di Cosenza, ma residente prima nella zona ionica della provincia di Cosenza e dopo in provincia di Taranto, Matichecchia aveva un consolidato rapporto con esponenti della ‘ndrangheta di Rosarno. Proprio a Grottaglie gli investitori hanno potuto appurare contatti tra esponenti criminali reggini e il clan Loursso, finalizzati a pianificare l’importazione di sostanze stupefacenti da commercializzare nelle provincie di Taranto e Varese dove risiedeva da diversi anni Salvatore Margherita.

Tali indagini sono confluite nell’operazione “Ponte”.  Tuttavia Matichecchia era riuscito a sottrarsi al blitz delle forze dell’ordine, dileguandosi nelle campagne circostanti la propria abitazione di Villa Castelli (BR), e riuscendo a lasciare il territorio nazionale per raggiungere la Romania.

Da qui, grazie all’appoggio di alcuni complici, era rientrato in Italia tramite documenti falsi e camuffamenti vari, avvalendosi di travestimenti e parrucche. Nell’ultimo periodo aveva trovato rifugio nella cittadina di Erchie ospite del pregiudicato Emanuele Valentino Fazzi. Ma ieri la sua latitanza è finita.

Nell’autovettura in cui si trovava al momento dell’arresto, i Carabinieri hanno rinvenuto apparati telefonici dedicati, documenti falsi, uno scanner ed una consiste disponibilità in contanti.

Fonte: Cronache Tarantine (http://www.cronachetarantine.it)