Laura Ferrara: una segretaria tuttofare

A coordinare l’imminente campagna elettore, per quel che riguarda le questioni logistiche, burocratiche, ed organizzative, per il Movimento 5 Stelle in Calabria, sarà l’europarlamentare Laura Ferrara. Ad annunciarlo è stato Di Maio in un suo post su FB. Badate bene, Laura dovrà occuparsi solo di logistica e burocrazia, niente politica. Deve solo decidere in quali piazze fare i comizi, in quale paesi andare, quante sedie servono, quali autorizzazioni necessitano, tutto qui. Non deve fare altro, e limitarsi solo a questo. Non è autorizzata a mettere bocca sui temi politici da affrontare nei comizi. Ad esempio. Il suo unico compito è quello di prenotare il ristorante ai big del movimento che scenderanno in Calabria, oppure quante pizze ordinare, o quanti manifesti attaccare. Un ruolo, devo dire, a lei congeniale, perché a guardare la sua attività da europarlamentare, più che passare carte, fino ad ora, non ha fatto. Una specie di segretaria tuttofare.

La Laura è stata totalmente assente sul territorio. A differenza della Nesci che non si è risparmiata nel condurre battaglie, di ogni natura, sul territorio. E non è solo una questione fisica o di ruoli e competenze. Laura non ha mai detto una sola parola sulla grave corruzione in città, nonostante gli esposti dei “suoi” in procura. Non si è mai sbilanciata in analisi politiche ed economiche dei nostri territori, non ha mai proposto soluzioni o alternative allo stato di cose. Non una parola sulla grave situazione in cui versa il nostro tribunale. Lei che di Giustizia dovrebbe occuparsi. Al di là di qualche seminario in cui si è preparata come una studentessa che deve affrontare un esame, non è andata. Una presenza scialba la sua, sia nel parlamento europeo che in città. Se dovessi tracciare un suo lato distintivo, del lavoro fin qui svolto in parlamento, direi che si è distinta per non aver mai pronunciato il nome della sua città. E della Calabria.

E per come funziona il movimento 5Stelle in Calabria, Laura ha rispettato gli standard comportamentali richiesti da Morra: parlare sempre dei problemi degli altri, mai di quelli della tua città, perché è meglio, in casa propria, avere la pace. E così sia.

GdD