Lavoratori delle mense scolastiche Siarc disperati: 5 mesi senza stipendio

Il problema legato al reddito in Calabria non è solo una questione che riguarda disoccupati e inoccupati, ma anche, e sta qui il paradosso tutto calabrese, chi un lavoro ce l’ha. Già, perché in Calabria non basta avere un lavoro per dirsi al sicuro, tante sono le situazioni dove i lavoratori e le lavoratrici, nonostante fatica e sudore, non percepiscono regolare stipendio dai propri datori di lavoro. Ed è quello che succede ai dipendenti di Cosenza che lavorano per la S.I.A.R.C, azienda che si occupa di ristorazione nelle mense scolastiche di Cosenza e negli ospedali di Paola e Cetraro. Oltre 30 dipendenti che dal mese di dicembre, e in piena pandemia, non ricevono lo stipendio. Cinque mesi lunghi e pesanti che hanno fiaccato gli operai che nonostante tutto, hanno continuato a fornire il servizio ai bambini e ai malati. Ma ora non possono più andare avanti, e a nulla è valso il ricorso alle famigerate vie legali che non ha scalfito minimamente la proprietà che a corrispondere il dovuto ai lavoratori non ci pensa proprio.

Insomma, la titolare della società – affermano i dipendenti – continua ad incassare denaro dagli appalti senza però pagare i dipendenti. Si può capire un mese di ritardo, ma 5 mesi sono un’eternità per chi vive del proprio lavoro. Ora la misura è colma e i lavoratori e le lavoratrici annunciano, attraverso i sindacati, per la prossima settimana uno sciopero ad oltranza. Si asterranno dal lavoro fino a quando tutti i lavoratori non saranno giustamente pagati. Il che, per quel che ci riguarda, è il “minimo sindacale”, un diritto che non dovrebbe essere “rivendicato”, ma purtroppo siamo in Calabria dove tutto è possibile.