Le due facce de (i)Greco. Dalla Panem di Muggiò ad Alitalia: “Volare sulla pelle dei lavoratori”

Tra i possibili acquirenti di Alitalia qualche anno fa c’era anche la iGreco, famigerata azienda calabrese nota anche in Brianza, oltre che in Umbria, per aver rilevato la Panem di Muggiò alla fine del 2016 dal Gruppo Novelli. Secondo quanto riportava all’epoca il Corriere della Sera, il titolare Saverio Greco aveva manifestato interesse per l’azienda “non spezzettata”, perché “è solo stata amministrata male e va risanata come stiamo facendo con la Novelli”… Poi chiaramente non se ne fece nulla e il “risanamento” del Gruppo Novelli s’è risolto in una disastrosa bancarotta fraudolenta.

Ma a Muggiò ancora oggi, a qualche anno di distanza ricordano ancora la battaglia dei lavoratori per la difesa del posto di lavoro in una situazione che neanche due anni dopo, nel 2018, aveva portato alla chiusura delle attività. Poi, piano piano, l’azienda, finalmente liberatasi degli avvoltoi calabresi, è tornata a produrre.

All’epoca fu durissimo il commento della Cgil. E oggi che questi sciacalli sono rispuntati all’orizzonte perché vorrebbero addirittura rilevare il Cosenza Calcio, è bene che qualcuno si ricordi delle circostanze che la Cgil segnalava all’Italia intera.

Ci sembrava impossibile. Ma ora anche questo: volare sulla pelle dei lavoratori. La famiglia Greco, incapace ancora oggi di dare garanzia occupazionale e industriale ai 100 lavoratori di Muggiò, si è offerta e interessata ad Alitalia.

In questi giorni lo stesso imprenditore sbandierava risultati imprenditoriali rivolgendosi alla Regione Umbria. E allora come mai lo stesso Tribunale di Terni (dove ancora non era approdato il magistrato insabbiatore, ovviamente calabrese, tale Alberto Ligiori, ancora oggi procuratore nella città umbra nonostante le sue imbarazzanti chat con Palamara, ndr), sempre in questi giorni, si è mosso ponendo delle riserve sulle operazioni industriali degli stessi?

Dopo decenni di aggressione alla dignità del lavoro ora siamo di fronte alla pirateria industriale. Operazioni scellerate e di scarsa determinazione. Come può darsi credibilità ad un imprenditore che si offre per Alitalia vantando di fatturare 400 milioni di euro con 2000 dipendenti, quando lo stesso non è ancora in grado di far produrre né tantomeno vendere del semplice pane?

I signori Greco si sono proposti, assumendosi tutto il conseguente rischio d’impresa, nel riqualificare e ricostruire una continuità industriale per la panificazione del nord Italia a partire da Nuova Panem di Muggiò. E ora? Il nostro territorio non merita queste operazioni di avventura che hanno tutte le caratteristiche di un vero e proprio sciacallaggio politico e istituzionale.

Noi siamo qui. Determinati e non rassegnati. Ancora una volta, come da quattro anni a questa parte, continueremo ogni passo necessario per il lavoro. Per questo nei prossimi giorni ci mobiliteremo. Nuovamente. Per i lavoratori, il lavoro e soprattutto che, costi quel che costi, non si perda la dignità».

Fonte: Il Cittadino – quotidiano on line di Monza e Brianza