I carabinieri della compagnia di Cirò Marina hanno sottoposto a sequestro preventivo beni immobili, mobili e conti correnti per un valore complessivo di 100 mila euro nella disponibilità di sei persone coinvolte nell’inchiesta della Dda di Catanzaro denominata ‘Ultimo Atto’ che il 16 febbraio scorso ha inferto un duro colpo alle attività della locale cosca di ‘ndrangheta con 31 arresti. L’indagine, tra le altre cose, ha fatto emergere come i clan avessero messo le mani sul porto di Cirò Marina, tenendo sotto scacco con minacce e danneggiamenti i pescatori, mentre ai capitani delle barche che si ribellavano venivano rubate le reti in mare ed impedito loro di andare a pescare in determinate zone.
Per queste vicende nel febbraio scorso sono state raggiunte da misure cautelari (cinque in carcere e una ai domiciliari) le sei persone alle quali ora sono stati sequestrati i beni. I sigilli sono stati apposti, in particolare, a tre magazzini, ubicati in Cirò Marina, comprese svariate celle frigorifero di tipo industriale che si trovavano all’interno, due imbarcazioni per la pesca d’altura, tre società operanti nel settore ittico, due furgoni per il trasporto del pescato, tre conti correnti bancari. I provvedimenti sono stati adottati dal gip del Tribunale di Catanzaro sulla base delle indagini svolte dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Cirò Marina.