L’esercito russo alle porte di Kiev, missili sulla città. Vittime tra militari e civili

L’avanzata russa in Ucraina è proseguita a ritmo costante nella prima giornata di guerra, ieri 24 febbraio, con la presa della centrale dismessa di Chernobyl e dell’aeroporto internazionale Antonov di Hostomel, a circa 30 chilometri dalla capitale. Le voci secondo cui lo scalo sarebbe stato ripreso dalle forze ucraine non hanno trovato conferma e, anzi, i russi sarebbero penetrati nei sobborghi di Kiev – dove è stato ordinato il coprifuoco – senza incontrare resistenza. Poco prima delle 7 ora locale, le 6 in Italia del 25 febbraio, sono suonate le sirene degli allarmi antiaereo a Kiev e a Leopoli, nell’ovest del Paese.

Le vittime sarebbero almeno 137. È questo il bilancio provvisorio fatto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky al termine della prima giornata di combattimenti in Ucraina dopo l’invasione russa. Il presidente ucraino ha parlato di vittime “militari e civili”. «Altre 316 persone sono rimaste ferite», ha aggiunto il presidente, che ha firmato il decreto per la mobilitazione generale.

La capitale ucraina prima dell’alba è stata colpita da un attacco «con missili cruise o balistici», ha detto il consigliere del ministero dell’Interno Anton Gerashchenko, mentre la Cnn ha parlato di due forti esplosioni nel centro di Kiev e di una terza a distanza. Kiev è stata colpita da “un orribile attacco missilistico”. Lo ha denunciato in un tweet il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba: «L’ultima volta che la nostra capitale ha sperimentato qualcosa del genere è stato nel 1941, quando è stata attaccata dalla Germania nazista. L’Ucraina sconfisse il male e lo sconfiggeremo anche questa volta. Fermare Putin. Isolare la Russia, tagliare tutti i rapporti». Altre tre esplosioni, riporta poi la Cnn, sono state sentite nitidamente all’alba nelle zone periferiche di Kiev. La zona interessata sarebbe quella sud-ovest della capitale ucraina.

L’invasione

La Russia sta attaccando con missili e truppe di terra. Mosca ha affermato di aver distrutto 74 installazioni militari, tra cui 11 aeroporti nel Paese, nonché 18 stazioni radar di sistemi di difesa missilistica. Fonti di intelligence stimano che le forze aeree di Kiev siano state annientate dall’azione russa. L’invasione durerà «per il tempo necessario», ha annunciato il Cremlino, mentre il cerchio si restringe attorno alla capitale.

I vertici ucraini si attendono nelle prossime ore una nuova, violenta, ondata di attacchi russi e il presidente Zelensky ha firmato il decreto per la mobilitazione generale della popolazione. Nella tarda serata del 24 febbraio i militari di Mosca sono sbarcati a Mariupol dopo un intenso bombardamento con centinaia di esplosioni, ma starebbero incontrando una forte resistenza. Mariupol, centro ucraino sul mar d’Azov a poche decine di chilometri dalle autoproclamate repubbliche separatiste del Donbass, è ritenuto strategico per la creazione di un collegamento diretto con la Crimea, annessa alla Russia nel 2014.