Lettera aperta per la tutela dei lavoratori fragili: “Lo Stato sta mettendo le nostre vite a rischio”

LETTERA APERTA PER LA TUTELA DEI LAVORATORI FRAGILI

Egregio Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Egregio Presidente del Consiglio Mario Draghi
Egregio Ministro della Salute Roberto Speranza
Egregio Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando
Egregio Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta
Egregio Ministro delle Disabilità Erika Stefani
Agli Onorevoli Senatori
Agli Onorevoli Deputati
Ai Sindacati
A tutti i giornali chiedendo la pubblicazione della presente lettera che verrà condivisa mediante tutti i mezzi di comunicazione

Scrivo in nome di migliaia di lavoratori fragili per chiedervi quali tutele verranno messe in atto per la salvaguardia dei lavoratori fragili dal 1° aprile.
Dall’1 aprile 2022 finirà lo Stato di emergenza, ma resta comunque necessario attuare misure che possano proteggere dal contagio la nostra categoria di lavoratori in quanto i casi di covid stanno vertiginosamente aumentando ed il virus del coronavirus non cesserà di circolare.

La proroga della sorveglianza sanitaria fino al 30 giugno 2022, prevista dal decreto legge n. 24 del 24 marzo 2022, senza stabilire a quali mezzi dovranno ricorrere i datori di lavoro per tutelare i lavoratori fragili, crea inevitabilmente un vuoto normativo in quanto gli stessi lavoratori rischiano di essere dichiarati inidonei senza che vi sia da parte dello Stato una direttiva che imponga ai datori di lavoro la tipologia di tutele da mettere in atto per salvaguardare la salute ed il lavoro degli stessi lavoratori fragili.
Per questo motivo la sorveglianza sanitaria di per sè non è una tutela in quanto il lavoratore dichiarato inidoneo a causa della sua fragilità cosa deve fare?
Infatti non è stata prorogato nè l’obbligo per i datori di lavoro di concedere il lavoro agile ai lavoratori fragili (nel pubblico e nel privato), nè la possibilità di ricorrere alla malattia esclusa dal comporto per chi non può fare lavoro agile. Quindi quali tutele verranno messe in atto?

Per di più non è stata prorogata nemmeno la possibilità per i lavoratori di pubblici uffici di accedere al lavoro agile, togliendo alla radice la tutela più efficace per i lavoratori fragili.
Con l’allentamento di tutti gli obblighi relativi al distanziamento ed all’uso delle mascherine persino al chiuso, senza tutele e soprattutto con la fine del lavoro agile nella pubblica amministrazione, per i lavoratori fragili sarà ancora più pericoloso andare a lavorare.
Lo Stato deve stabilire prima dell’1 aprile cosa deve fare il lavoratore dichiarato fragile dal medico competente ed a quali mezzi deve obbligatoriamente ricorrere il datore di lavoro pubblico e privato per tutelarlo.

Fino al 31 marzo vi era la possibilità di essere adibito al lavoro agile anche cambiando momentaneamente la mansione o la possibilità per il lavoratore, impossibilitato a fare lavoro agile, di ricorrere alla malattia esclusa dal comporto come era previsto dall’art. 26 del D.L. Cura Italia.
Eppure con Decreto del Ministro della Salute, firmato anche dal Ministro della funzione pubblica e dal Ministro del lavoro, del 04/02/2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’11 febbraio 2022, è stata stabilita una categoria di lavoratori fragili a rischio nonostante il vaccino per i quali era riconosciuto il diritto di ricorrere al lavoro agile nel pubblico e nel privato.
Quindi lo Stato è consapevole che i lavoratori fragili rischiano la vita e che il vaccino, a causa del nostro stato di immunodepressione ed a causa delle patologie di cui soffriamo, non ci potrà proteggere contro il covid. Il citato decreto è di solo un mese fa… eppure dall’1 aprile siamo rimasti senza alcuna tutela.

Lo Stato sta mettendo le nostre vite consapevolmente a rischio.
Inspiegabile, infatti, è la modifica del contenuto dell’art. 10 del decreto legge che, nella bozza approvata prevedeva la proroga del lavoro agile per i lavoratori fragili previsti nel decreto del Ministero della Salute dell’11 febbraio 2022, salvo l’eliminazione della suddetta tutela all’atto della pubblicazione del decreto legge 24/2022.
Considerato che in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, la Costituzione italiana (art. 2, 32 e 41) prevede la tutela della persona umana nella sua integrità psico-fisica come principio assoluto ai fini della predisposizione di condizioni ambientali sicure e salubri e che lo Stato ha l’obbligo di tutelare i più fragili, si sollecita l’emanazione immediata di una normativa che sia in vigore dall’1 aprile 2022.

Affinché i lavoratori fragili non debbano scegliere tra la loro vita ed il lavoro, si chiedono: la proroga del lavoro agile sia nel pubblico che nel privato per i lavoratori fragili che rientrano nel decreto del 4 febbraio 2022, la proroga dell’art. 26 del D.L. Cura Italia che prevede la possibilità di usufruire della malattia non rientrante nel comporto per i lavoratori fragili che, per le loro mansioni, non possono svolgere lavoro in modalità agile, la possibilità di accedere ad una pensione anticipata per tutti i lavoratori fragili con il riconoscimento di anni di contributi figurativi, tutele durature nel tempo come la precedenza nell’accesso al lavoro agile nel pubblico e nel privato, l’imposizione al datore di lavoro di regole rigide per la tutela dei lavoratori fragili nei luoghi di lavoro con una normativa che preveda misure efficaci ed inderogabili ed ogni altra tutela che possa garantire i lavoratori fragili.
Infine, in considerazione dell’attuale vuoto normativo per il lavoro agile nella Pubblica Amministrazione, si chiede all’Onorevole Renato Brunetta il ripristino del lavoro agile per i lavoratori fragili dei pubblici uffici così come previsto nel decreto del Ministero della Salute da lui stesso firmato (nel quale si riconosce una categoria di lavoratori fragili nonostante il vaccino) e l’emanazione di una circolare esplicativa con la quale vengano chiarite le modalità di tutela per i lavoratori fragili riconosciuti inidonei dal medico competente.

Certo che la nostra richiesta verrà ascoltata, porgo distinti saluti.

Gruppo “Immunodepressi tutela contro coronavirus”