Lettere a Iacchite’: “15 ragazze tradite dalla Regione per il corso di estetiste revocato: un anno buttato via e giovani presi in giro”

VERGOGNA IN CALABRIA – 15 RAGAZZE TRADITE DALLA REGIONE: UN ANNO BUTTATO PER COLPA DI CHI GIOCA CON IL FUTURO DEI GIOVANI

Presidente Occhiuto,
questa non è una semplice lamentela. È un grido di rabbia. Scrivo per dare la voce a 15 ragazze calabresi, giovani, coraggiose, tra cui nostra figlia che avevano deciso di credersi al sogno di un futuro migliore, qui, nella loro terra.
Ragazze che hanno seguito tutte le regole, rispettato ogni requisito, e si sono fidate delle promesse della Regione Calabria.
E adesso, dopo un anno di sacrifici, la Regione cosa fa?
Revoca il corso regionale. Cancella tutto. Butta via un anno della loro vita.

Parliamo del corso per estetiste dell’Accademia AME: un percorso riconosciuto, finanziato e promosso proprio dalla Regione.
Le ragazze sono entrate nel corso convinte di costruirsi un futuro professionale, lasciando la scuola — come richiesto — per poter accedere al percorso regionale (età minima 17 anni).
Hanno rispettato tutto. Hanno studiato, frequentato, creduto.
E ora si sentono dire che il corso non vale più niente.
Che la Regione lo ha revocato.
E che, se vogliono continuare, devono pagare di tasca loro.

Ma pagare con quali soldi, Presidente?
Le famiglie non hanno i mezzi. E non è giusto che debbano rimediare agli errori di una burocrazia cieca e disumana.
Non stiamo parlando di capricci, ma di diritti violati.
Di promesse tradite.
Di giovani abbandonati da chi dovrebbe difenderli.

Un anno buttato nel nulla, mentre i responsabili di questa vergogna restano comodi nelle loro poltrone, a parlare di “opportunità per i giovani” e “formazione professionale”.
Belle parole, Presidente.
Peccato che in Calabria la realtà sia un’altra: i giovani li illudete, li usate per fare numeri e poi li abbandonate.

Ma questa volta no.
Queste 15 ragazze non staranno zitte.
E con loro ci sono genitori, amici, cittadini indignati che non accettano l’ennesimo schiaffo alla dignità calabrese.
Vogliamo risposte, subito.
Vogliamo che il corso venga ripristinato o che venga trovata una soluzione immediata e gratuita per permettere a queste ragazze di concludere ciò che hanno iniziato.

Perché qui non si tratta solo di un corso, ma di rispetto, futuro e giustizia.
E se la Regione non interviene, allora vorrà dire che per voi i giovani calabresi valgono meno di una delibera.

Basta con le prese in giro.
Restituite il futuro a queste ragazze.
La Calabria vera non si arrende — ma non perdona chi la tradisce.

Le ragazze dell’Accademia AME e le loro famiglie