Il recente incontro promosso dall’amministrazione del COMUNE di MENDICINO con la RANDSTAND, società olandese, forse la più grande agenzia di lavoro somministrato, mi pone degli interrogativi.
Quali sono i motivi politici di una amministrazione a proporre ai giovani questa pratica di lavoro che già dal nome, somministrazione di lavoro, e dal tipo della formula, “staff leasing” , richiama ad una mortificazione del lavoratore, trattato come una bevanda che si somministra o un autoveicolo che si concede in leasing
L’accelerazione improvvisa che le agenzie ex interinali oggi di somministrazione lavoro hanno imposto con la discesa al Sud Italia, credo sia imputabile anche ai business dei 5-6 miliardi di euro stanziati per riformare le politiche attive del lavoro che rischiano di non tradursi in sviluppo occupazionale ma di arricchimento di qualcuno…
Le agenzie di somministrazione sono realtà private che operano nel mercato del lavoro somministrando lavoratori all’impresa utilizzatrice.
L’Agenzia guadagna con provvigioni e contributi europei, l’azienda ha forza lavoro flessibile e resiliente in deroga ai contratti e agli obblighi di lavoro diretto…e la forza lavoro a mio avviso lo prende in quel posto…
Il contratto di somministrazione, se, da una parte, prevede diversi vantaggi per le aziende perché solleva l’azienda stessa da molti costi economici e burocratici legati alla ricerca, alla selezione e all’assunzione di nuovi dipendenti e dai costi della retribuzione diretta del dipendente, tra cedolini paga e contributi previdenziali, e offre all’azienda di avvalersi di personalità professionali e lavoro flessibile, dall’altra, non prevede particolari vantaggi per il lavoratore perché è fondamentalmente privo delle certezze garantite da un contratto di lavoro subordinato.
Inoltre, i contratti stipulati tramite le agenzie permettono sì di trovare lavoro ma non sono una garanzia per il lavoratore per ottenere mutui e credito e non garantiscono una continuità e quindi sicurezza lavorativa. E questi sono i buoni motivi per cui molti lavoratori cercano di evitare che venga stipulata questa tipologia di contratto.
La precarietà sembra dunque frutto di una volontà politica che si inserisce in un controllo basato su uno stato permanente di insicurezza che porta a una sempre maggiore accettazione dello sfruttamento e della sottomissione. Utilizzando un’espressione del sociologo Pierre Bourdieu, il precariato può portare alla “miseria di posizione”, cioè quella miseria che si differenzia dalla povertà, ma che si radica in uno spazio fisico e sociale umiliante, che indebolisce le relazioni sociali, che degrada il modo in cui le persone pensano a sé stesse, che influenza negativamente le possibilità di vita che si hanno a disposizione, che genera una chiusura dei possibili e che restituisce disillusione e senso di impotenza.
Le agenzie interinali non sono altro che una forma legalizzata di raccomandazione; il datore di lavoro è il cliente, il lavoratore è solo una merce di scambio e come tale va sfruttata ad uso e consumo, finché serve.
Perché una amministrazione allora si impegni a promuovere una delle peggiori pratiche che il Governo nazionale abbia mai partorito per comprimere i diritti del lavoro e che favorisce l’ estirpamento dei giovani del Sud e dalle proprie terre, per andare ad arricchire aziende del nord e le stesse agenzie interinali a danno dei lavoratori più fragili per me è un mistero.
Un’amministrazione che invece di preoccuparsi di creare opportunità di lavoro e di sviluppo per Mendicino si fa sponsor di questi metodi che invece impoveriscono il territorio e non si preoccupa di programmare sviluppo rimane per me un’azione politica deleteria anche se questa è purtroppo legalizzata.
Abbiamo creato il caporalato legale.
Ma non esiste anche già clic lavoro del ministero?
Non esiste già il centro per l’impiego di Cosenza ?
Qui il lavoro si cerca intermediando con l’azienda e facendo il contratto direttamente lavoratore /azienda. Invece noi dobbiamo favorire questa tipologia di precarietà e meno diritti per chi lavora…
Le aziende di tutto il mondo stanno trasformando le loro pratiche di gestione del personale e i responsabili delle assunzioni stanno ottimizzando l’acquisizione di lavoratori, ricorrendo a soluzioni flessibili per gestire il personale temporaneo.
I politici incapaci di opporsi a questa deriva e all’attacco del globalismo, invece di impegnarsi in soluzioni di difesa dei lavoratori e del lavoro, più facilmente si fanno condizionare da chi i lavoratori li vuole sfruttare e chiama questo come gestire il personale in maniera più dinamica
Cari politici e amministratori, la sfida non è incentivare queste soluzioni deleterie per il nostro futuro, ma proporre soluzioni in cui il territorio riesca e rendersi produttivo e affrancarsi da queste scellerate forme di lavoro.
L’amministrazione comunale al termine di questo incontro che ha chiamato “recrutiting” ha citato Steve Jobs dicendo ai giovani che ogni sogno a cui rinunci è un pezzo del tuo futuro che smette di esistere.
Beh, credo che la visone di Steve Jobs sua molto diversa da questo somministrare lavoro e “recrutiting”, e inoltre quale sogno sarebbe quello di vivere una vita di instabilità e ricatto?
Steve Jobs è l’icona del darsi da fare e creare imprese e lavori che ti diano libertà , disse alla fine del suo celebre discorso ai neolaureati di Stanford “ non fatevi intrappolare dai dogmi, che significa vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone . Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore . E soprattutto abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione . In qualche modo loro sanno cosa volete diventare”. Ecco invece di intrappolarli in queste trappole . la politica abbia la capacità di rispondere ai sogni delle persone . Equando Steve dice siate affamati e siate folli, non ha detto che dovete affamare la gente e renderli pazzi dalla disperazione, ha detto ai giovani di seguire i loro sogni di libertà , non un lavoro somministrato e una vita eterna di sofferenza.
Luciano Luciani