Lettere a Iacchite’: “All’Asp di Vibo il commissario si compra uno smartphone da 1800 euro con i soldi dei cittadini”

Scrivo questa breve riflessione per esprimere il mio sconforto e denunciare uno dei tanti disservizi che quotidianamente devono sopportare gli sfortunati abitanti di questo bellissimo territorio che è il Vibonese, purtroppo affidato nelle mani di amministratori incompetenti e senza scrupoli.

Mia madre era regolarmente prenotata per un esame diagnostico importante dopo aver regolarizzato l’impegnativa e pagato il ticket. Il giorno previsto per l’effettuazione dell’esame si reca all’ospedale di Vibo e gli operatori sanitari la informano che non è possibile eseguire la prestazione per motivazioni non ben precisate e viene rimandata a casa senza sapere se e quando potrà fare l’esame. Un operatore timidamente le sussurra: “Sarete richiamata appena sarà possibile…”.

Passano i giorni e mia madre non riceve alcuna chiamata. Incredula e sconfortata, mi collego al sito dell’Asp di Vibo per cercare il modulo per avviare, quantomeno, la pratica di recupero del ticket. Non trovandolo, ho continuato a curiosare sul sito dell’Asp e mi sono imbattuta involontariamente nella lettura di una determina, la n. 563 del 29-11-2022 avente ad oggetto: acquisto di smartphone e auricolari per attività del commissario straordinario per la modica cifra di 1.827,56 euro…

Io non sono una esperta e non mi intendo di procedure burocratiche ma chiedo a chi ha il dovere di vigilare sulla liceità delle azioni amministrative se un amministratore, seppur commissario straordinario dell’Asp di Vibo, notoriamente non brillante per l’erogazione dei servizi alla povera gente (come ad esempio per il caso di mia madre) sia veramente legittimato a spendere 1800 euro per uno smartphone e per una coppia di auricolari attingendo alle casse del bilancio aziendale (soldi pubblici) senza una regolare procedura di gara e se, invece, non si fosse potuto accontentare di un normale e più modesto cellulare.

Il mio non vuole essere solo uno sfogo e una reazione per il disservizio subito da mia madre ma una amara constatazione per la leggerezza e la spregiudicatezza con la quale alcuni amministratori utilizzano i soldi pubblici. Questi comportamenti sono semplicemente indegni, irrispettosi e immorali e il commissario dell’Asp di Vibo dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa ai vibonesi.

Lettera firmata