Ha vinto di recente il concorso per la carica di direttore del Distretto Sanitario Cosenza-Savuto, superando per un pelo altri due medici concorrenti. Trattasi del dottor Sisto Milito, ben noto alle cronache – a dire la verità principalmente a quelle di Iacchite’, viste le code di paglia dei media di regime… – durante la pandemia, soprattutto perchè, al soldo del famigerato Mario Marino, capo del Dipartimento di Prevenzione, ora collocato in pensione per sopraggiunte (????) patologie da stress, aveva congegnato il meccanismo dello “straordinario d’oro” (http://www.iacchite.blog/covid-cosenza-asp-nel-caos-dati-truccati-e-straordinari-doro-427mila-euro-per-la-cricca-di-mario-marino-nomi-e-dettagli/).
Si ricorderà che una schiera di medici si erano fatti liquidare migliaia e migliaia di euro per attività di straordinario. Ore ed ore, anche venti al giorno, che risultò difficile da conciliare con le 24 ore giornaliere. Un pasticcio incredibile che alla fine venne sputtanato anche e soprattutto grazie a Iacchite’ (http://www.iacchite.blog/cosenza-straordinari-allasp-mario-marino-i-suoi-fedelissimi-e-quellestate-pagata-a-peso-doro/).
Ebbene, la “testa pensante” di quel pastrocchio era stato proprio il nuovo Direttore del Distretto, vero anfiteatro di potere. Appena insediato ha minacciato e promesso una “rivoluzione”. In realtà, a partire dal Poliambulatorio di Via Popilia, ha solo mosso le pedine a proprio piacimento e “promuovendo” persone senza titoli e con dubbia liceità. Per esempio ha nominato una infermiera, già arbitrariamente “vice caposala” (una figura non menzionata nel contratto) a capo del CUP, in atto gestito dalla Covisiel, una società sponsorizzata dal duo rossanese Borromeo&Sosto, che ha preso il posto della famigerata SEATT del Cinghialotto Gianfranco Ponzio, ergo il bancomat del Cinghiale ex senatore Antonio Gentile.
L’infermiera di cui sopra è stata premiata dal Milito con una evidente forzatura. Una infermiera evidentemente appartenente al gruppo di potere che imperversa. Come può una infermiera coordinare le attività informatiche? Perché non è stato indicato, come nelle altre postazioni territoriali, una figura amministrativa? Chi ha sussurrato all’orecchio del Milito? Perché sottrarre una unità infermieristica, figure già carenti, per infilarla in un ruolo così pacchianamente? Le solite cose dell’Asp, sempre più ricettacolo di raccomandati e gente pericolosa. Gran brutta figura per il neo Direttore Milito, un vero e proprio inciampo che ha creato malumore fra i dipendenti. Ma all’Asp di Cosenza tutto è possibile, sempre che qualcuno nel frattempo non si sveglia.
Lettera firmata