Buongiorno Direttore Carchidi,
come al solito rinnovo i miei complimenti per il suo giornale, la seguo tutti i giorni, Lei insieme a poche testate giornalistiche (es. IL FATTO QUOTIDIANO di Travaglio), fate giusta informazione e smascherate tutte le porcate di questo sistema corrotto.
Io scrivo da quel di Bisignano, cittadina in cui la legge non sappiamo dov’è finita.
BISIGNANO, terra del “sistema Cetto” (dal nomignolo del sindaco sospeso Umile Bisignano, ndr) e degli inciuci-beneficenza, con un sindaco condannato e sospeso, il quale però comanda sempre lui.
Con un consigliere provinciale (Lucantonio Nicoletti) rieletto con i soli voti della maggioranza, ricordando doverosamente però che Nicoletti fa parte dell’opposizione ed era stato eletto nella lista di Fucile sindaco. E da qui, si confondono le idee…
Ma no, invece è tutto chiaro, in pratica attualmente Laqualunque-Bisignano non ha più i numeri in consiglio comunale, ma come è già accaduto nel consiglio comunale del mese di novembre, ci sarà sempre qualcuno che lo salva. All’epoca ci pensò proprio Nicoletti a reggere il Consiglio con il suo voticino, altrimenti non ci sarebbe stato il numero legale per riunirsi.
Il Nicoletti si giustificò dicendo che l’aveva fatto per amor del proprio Comune e non per lo stipendiuccio di consigliere provinciale, perché (lo sanno tutti!) se decadi da consigliere comunale in automatico decade pure l’altra carica.
Il prossimo consiglio comunale dovrà esserci a breve, per avere il numero legale c’è bisogno di un altro consigliere, e allora, tranquilli, ci sarà ancora Nicoletti dall’opposizione (lo fa solo per amor del proprio Comune!!!), sì perché Cetto ha perso per strada un altro consigliere (si dice in giro ed è vero), ma già ha trovato il sostituto (Nicoletti).
Ma è giusto mettere sotto i piedi la propria dignità per lo stipendiuccio della Provincia? E pensare che a Bisignano si stava riorganizzando un gruppo di giovani, tra cui lo stesso Nicoletti, che proprio a causa sua si è già sfasciato, dopo l’inciucio. Peccato: poteva essere la rinascita del nostro piccolo paese.
Intanto, come previsto, Laqualunque si sta riorganizzando, o meglio lui dice che vince di nuovo, non lasciando chance a nessuno e presto rientrerà in Comune (dal primo marzo), in barba ad ogni più elementare principio di correttezza.
Da cittadino ho la percezione che la Giustizia non ci sia, ma la cosa che mi fa più rabbia è che le cose che dice Cetto, poi le fa e gli vanno pure bene. Lui dice che non fa parte di un sistema e io gli rispondo che certo, lui in effetti non ne fa parte ma solo perché se lo è creato tutto per se.
Si sta organizzando con incarichi ed aiuti vari e gli aiuti li chiameremo beneficenza, perché lui fa solo opere di carità senza nessun altro scopo… Lo sanno tutti!
In questi giorni in Comune hanno fatto un contrattino (o qualcosa di molto simile) a tre bravi ragazzi addetti alla lettura dei contatori della rete idrica, quando da sempre il Comune ha degli addetti preposti a questo compito. Anche questa è solo beneficenza!
La solita domanda che mi sorge spontanea: perché l’ha fatto ora e non gli anni passati? Le altre beneficenze, che nessuno mai ammetterà, sono le bollette della luce pagate o la spesa al supermercato, cose da terzo mondo, ma da noi si chiama BENEFICENZA.
In Comune se presenti un progetto all’ufficio tecnico e sei uno vicino a loro, il progetto passa, se no dovrai sudare mille camicie e non è detto che passi, ti troveranno mille scuse.
Il mio monito a tutta la popolazione: state molto attenti a chi date fiducia, perché Cetto dice che vincerà di nuovo, ed io vi dico che i presupposti purtroppo ci sono tutti, con una opposizione divisa e le beneficenze varie, la situazione è dura.
Vorrei una Bisignano libera, una Calabria libera da questa gente ma è UTOPIA.
Le faccio i miei più cordiali saluti e la esorto a continuare nel suo meraviglioso lavoro.
La VERITA’ non ha paura….
Lettera firmata