Cala il silenzio sulla Catanzaro Servizi? Il sindaco ha imposto il silenzio sulla questione perché ha capito o gli hanno detto (forse la Corte dei Conti?) che i primi responsabili sono proprio gli uffici comunali.
E’ risaputo che nella querela per truffa che il “povero” ex amministratore Silipo ha fatto alla PService (società dalla quale ha acquisito i crediti fasulli) per la questione crediti fiscali, ha chiaramente detto che il sindaco era a conoscenza di tutto.
Se lo stesso bando per l’acquisto dei crediti fiscali era stato pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Catanzaro come fanno a dire che non lo sapevano? Silipo aveva mandato PEC del 3 febbraio 2024 alle ore 12:36 all’ufficio partecipate con cui chiedeva la pubblicazione della manifestazione di interesse proprio per informare e avere il via all’operazione.
L’ufficio partecipate guidato da Paolo Macrina e dalla funzionaria Marzia Milano è al centro delle chiacchiere insieme anche alla presidente del collegio dei revisori del Comune di Catanzaro, la commercialista Caterina Caputo (nipote del senatore Donato “Nanà” Veraldi e nominata grazie ai voti del gruppo di Filippo Mancuso, scadente leghista nostrano).
Molti si chiedono come sia stato possibile che gli uffici e gli organi comunali non si siano accorti di nulla nonostante fatti evidenti come la citazione dei crediti dei documenti fiscali (con parere positivo proprio dai collegio dei revisori del comune di Catanzaro). I soggetti citati sono sono apparsi spesso nervosi accusando sempre l’ex amministratore Silipo e il revisore commercialista Maurizio Scerra (sul quale avete già scritto)).
Il sindaco e i suoi uffici hanno serie responsabilità. La tattica è chiara: additare gli altri per difendere se stessi. Ma gli intrecci vanno ben oltre quello che sembra perché negli anni finiscono per girare e rigirare sempre gli stessi nomi appartenenti agli stessi gruppi di certi giri che conoscete bene anche voi. Non è un caso che a fare più baccano di tutti ci sia il gruppo di Azione (che manda avanti lo sprovveduto Veraldi) che in più occasioni dice di essere disponibile a dare una mano per il bene della città intendendo però con un loro uomo alla guida della Catanzaro Servizi che altro non è che Giuseppe Grillo, ex amministratore proprio della società e uno dei responsabili del disastro economico (come riportato in vari articoli di stampa e da indagini) unitamente ad esempio al consigliere Gianni Parisi, anche lui ex consulente della società Catanzaro Servizi sotto la guida di ABRAMO (cambiano i sindaci ma non cambiano i colletti bianchi) nonché ex presidente del CdA di Villa Sant’anna HOSPITAL (finita come sappiamo tutti a gambe all’aria).
Un giro che continua tra consulenti, revisori e incaricati vari con ruoli sempre in società pubbliche e partecipate poi finite in disastro come la già citata Caterina Caputo in passato revisore della società partecipata dal Comune di Catanzaro Ambiente e Servizi, società poi fallita e ancora oggetto di indagine e anche lei revisore in passato di Villa Sant’Anna Hospital (fallita anche questa). Guarda caso sempre gli stessi, sempre gli stessi danni, destra o sinistra cambia poco: il sistema Catanzaro dei colletti bianchi continua indisturbato e il sindaco a breve farà l’ennesimo rimpasto per accontentare chissà chi e chissà perchè. Un giro e rigiro di colletti bianchi legati alla politica. In tutto ciò il sindaco usa la strategia del non sapevo nulla, non mi dicono nulla, non ne capisco nulla… il mago Fiorita ora dovrà districarsi per l’approvazione del nuovo bilancio della Catanzaro Servizi spa e del bilancio consolidato del Comune che dipenderà da quelle delle sue partecipate. L’ordine è annacquare, ma già la procura è in movimenti e i soggetti citati non dormono tranquilli…
Lettera firmata