La festa dei popoli senza… popolo
Nei giorni scorsi a Campora San Giovanni si è svolta la festa dei popoli, dove erano previste delegazioni di tanti Paesi africani e asiatici, purtroppo erano più le nazioni annunciate che i partecipanti.
La CGIL ha pubblicizzato questa festa come un grande risultato di dignità e di emancipazione da condizioni di lavoro precarie e di sfruttamento.
In un’area come quella che va da Amantea, Nocera e Falerna i lavoratori che sono quotidianamente sfruttati sono tantissimi e tutti lo sanno, ma c’è chi lucra politicamente ed economicamente sulle necessità dei lavoratori.
In particolare la CGIL e la UIL che hanno rapporti stretti con i capetti anche stranieri e i titolari delle aziende del consorzio delle cipolle a cui devono chiedere il permesso prima di fare qualsiasi azione e con cui hanno un patto tacito, basta che hai lavoratori sfruttati vengano versate le giornate minime per prendere la disoccupazione agricola e nessuno farà denuncia sullo sfruttamento, sullo stato in cui lavorano, basta guardare le foto sui social di dirigenti della CGIL in cui i lavoratori non hanno nessun dispositivo individuale di sicurezza per loro con delle conseguenze anche per i consumatori dei prodotti che lavorano!
E chi parla di dignità, come il Segretario Ianni, dovrebbe porsi la domanda che mentre lui va al mare in questi periodi in quei campi sulle strade che percorre ci sono tanti migranti sotto il sole per ore e ore che tutti fanno finta di non vedere compreso lui.
La CGIL e la UIL di Amantea non si preoccupano di questo ma solo delle deleghe sindacali, infatti per ogni domanda di disoccupazione agricola che per farla si impiegano due minuti si trattengono dalle 120 fino alle 190 euro, oltre alle dichiarazioni dei redditi che gli fanno senza che ne siano a conoscenza per avere il contributo da parte dello Stato.
Ritornando alla festa dei popoli, abbiamo assistito alla pubblicizzazione del nulla, dirigenti sindacali che si vantavano del grande lavoro fatto, in particolare la Segretaria della CGIL di Amantea Teresa Cavaliere molto vicina all’attuale segretario Generale della CGIL provinciale Massimiliano Ianni e del segretario della Flai CGIL di Cosenza Giovanbattista Nicoletti che mostrava molta soddisfazione per l’iniziativa, nonostante sia stato scavallato dall’ex Presidente della Regione Mario Oliverio, che non si capisce a che titolo doveva partecipare… (i maligni dicono per dargli una mano alla campagna elettorale a San Giovanni in Fiore) e da Mimmo Lucano che forse informato della situazione, visto che lui con queste comunità ha davvero rapporti, ha deciso di non partecipare.
In questo la Uil è un po’ più astuta, pensa solo al profitto evitando di fare clamore, d’altra parte gli immigrati sono una miniera per le aziende che li sfruttano e per il sindacato che ci lucra.
Grazie
Francesco Pati









