Premetto che voterò per Articolo 21, che a mio parere è l’unico partito in gara che non arriva né da un sistema di destra (che non potrei mai accettare), né soprattutto da Gallo, e ancora meno da Papasso.
Lui si presenta con un’aria da santo, dice di voler far scegliere tutto al popolo, dal programma fino al suo operato. Ma la realtà è ben diversa.
Già solo questo – che il candidato sindaco dia una preferenza pubblica a una sola persona della sua lista – è una cosa vergognosa. E lo vedremo dopo le votazioni, perché, guarda caso, nei seggi dove vota la famiglia Iacobini, i voti andranno tutti all’Alario.
GIUSEPPE FASANELLA
CHIARA ALARIO
ANTONIO BOSCO
ANNAMARIA CAMPANELLA
FAUSTO CORRADO
FRANCESCO D’ELIA
ROSAMARIA DORSA
MICHELE FILARDI
IVAN GRECO
VALERIA GRECO
ROSSANA MUNGO
MATTEO PERCIACCANTE
GIOVANNI BATTISTA PISCITELLI
SALVATORE RUSSO
CARMEN SERENA VARCASIA
RAFFAELE VIDIRI
— Chiara Alario è sostenuta da Iacobini e da Ciappetta.
Quindi lei è già parte di un sistema. E infatti non ha mai detto una parola durante tutti i comizi della lista. Sta zitta, perché sa di dover solo raccogliere voti, non esprimere idee. È lì come “marionetta”.
— Raffaele Vidiri
— Michele Filardi
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con Rosamaria Dorsa (che gli porta tutti i voti),
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e con Carmen Serena Varcasia (che fa lo stesso).
Nonostante ciò, lui girerà tutti i suoi voti ad Alario.
— Ivan Greco
— Matteo Perciaccante
— Antonio Bosco
— Fausto Corrado
— Salvatore Russo
— Fasanella e Campanella
— Piscitelli e D’Elia
Insomma, Chiara Alario non porterà nemmeno un voto a nessun altro.
Tutti porteranno qualcosa a lei.
Questo è un piano orchestrato da Iacobini e Ciappetta.E qui viene il bello. Iacobini parla di democrazia, di partecipazione. Ma in realtà ha piazzato nella sua lista una sua figura di fiducia, già raccomandata e sostenuta da tempo, che mai gli andrà contro.
Ora, con:
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I voti della famiglia Iacobini,
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quelli di Vidiri, Filardi, Greco, Bosco, Russo,
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e tanti altri pacchetti maschili interni alla lista…volerà ben oltre i 200 voti. E questo farà capire, con certezza matematica, che tutto ciò che sto scrivendo è vero.
Dove sono le idee? Dov’è la voce dei candidati che si dicono intelligenti, capaci, liberi?
Cassano merita trasparenza, non teatrini vecchi con facce nuove…
Mi rendo conto che lei ha perfettamente ragione, ma allo stesso tempo non mi sta bene che l’amministrazione vincente, che si definiva equa, alla base abbia tanti brogli già conosciuti da tanta gente.
Un’altra cosa che non mi sta per nulla bene, è stata la presenza di tanti candidati che sono saltati da sinistra a destra e viceversa…
I peggiori penso siano Mimmo Lione, ex candidato del centrodestra, che si è venduto a Papasso per diversi favoreggiamenti ma soprattutto Lino Notaristefano, che oggi attacca Papasso, con motivazioni più che giuste; ma le stesse motivazioni, lo stesso metodo che ha provato ad utilizzare, nella scelta della candidatura Gaudiano, Lino lo conosceva bene da anni e gli è andato sempre bene; per esempio non aver pagato mai la SIAE nel suo locale, anche facendo tanti eventi con band, cantanti e spettacoli vari all’aperto, fino a tarda notte.
Lo stesso locale ha avuto la possibilità di chiudere un vicolo, togliendo la possibilità alle auto di transitare, e ai cittadini di chiudere l’auto nel proprio garage… le stesse band, molte volte, sono state finanziate dai fondi comunali, la gente lo sa, lui ha mangiato una vita in quel piatto e oggi ci sputa, solo per manie di grandezza…
Penso che la sua candidatura a sindaco aveva basi ben fondate, ma allo stesso tempo, non trovo giusto il suo comportamento, quando, per anni, ha sostenuto Papasso…
i metodi di Papasso sono dei più meschini, ma le persone dovrebbero fare la scelta, o gli stanno sempre bene o mai…
Avrei centinaia di cose da raccontare, tanti brogli fatti da tutte le parti durante la campagna elettorale, presidenti molto generosi con alcuni candidati, e super distruttivi nei confronti di altri… rappresentanti di lista, che hanno puntato a prendere solo esclusivamente voti di lista, togliendoli ai candidati concorrenti dei propri parenti… C’è tanto tanto che non va, e serve solo il metodo giusto, per far uscire tutto a galla.
Lettera firmata









