Lettere a Iacchite’: “Cassano 2025. Vi racconto un po’ di verità sulla campagna elettorale”

Ritorniamo sul voto a Cassano Jonio, dove una Città che aveva le scatole piene di un trombone politico come Papasso ha clamorosamente bocciato la candidatura della sua vicesindaca, decretando la vittoria del noto galoppino del Gallo cedrone. Ora, è del tutto evidente che noi non stavamo né con la delfina di Papasso e né tantomeno con il delfino del Gallo. Ma non c’è dubbio che tra i due – così come ha sentenziato il popolo cassanese – il male minore fosse il delfino e non la delfina. Ma di sicuro non staremo qui a fare gli elogi del nuovo sindaco Iacobini, ci mancherebbe altro.
Questa lettera che oggi pubblichiamo l’avevamo ricevuta nelle ore precedenti il voto e avevamo risposto a chi l’aveva scritta che – pubblicandola in quel momento – avremmo fatto solo un favore a Papasso. 
Ma oggi che i giochi sono fatti, come promesso, la pubblchiamo. Eccome se la pubblichiamo. 
Di seguito, la lettera…. 
Le scrivo questa email da semplice cittadino di Cassano allo Ionio.
Premetto che voterò per Articolo 21, che a mio parere è l’unico partito in gara che non arriva né da un sistema di destra (che non potrei mai accettare), né soprattutto da Gallo, e ancora meno da Papasso.
Come ho visto nelle ultime settimane, lei ha scritto tanto contro tutti, e questo mi piace. Mi piace il suo modo di fare, di tirare fuori gli scheletri dagli armadi, senza paura. Ed è proprio per questo che le voglio raccontare una cosa che a Cassano ormai sanno in molti, ma che ancora nessuno ha avuto il coraggio di dire chiaramente.
Parlo della lista Patto Civico, quella che sostiene Gianpaolo Iacobini come sindaco.
Lui si presenta con un’aria da santo, dice di voler far scegliere tutto al popolo, dal programma fino al suo operato. Ma la realtà è ben diversa.
Tutti sanno che Iacobini ha costruito una lista sua, personale, e che lui stesso, insieme a molti altri della lista, sostiene una sola candidata: Chiara Alario.
Già solo questo – che il candidato sindaco dia una preferenza pubblica a una sola persona della sua lista – è una cosa vergognosa. E lo vedremo dopo le votazioni, perché, guarda caso, nei seggi dove vota la famiglia Iacobini, i voti andranno tutti all’Alario.
I candidati in lista sono:
GIUSEPPE FASANELLA
CHIARA ALARIO
ANTONIO BOSCO
ANNAMARIA CAMPANELLA
FAUSTO CORRADO
FRANCESCO D’ELIA
ROSAMARIA DORSA
MICHELE FILARDI
IVAN GRECO
VALERIA GRECO
ROSSANA MUNGO
MATTEO PERCIACCANTE
GIOVANNI BATTISTA PISCITELLI
SALVATORE RUSSO
CARMEN SERENA VARCASIA
RAFFAELE VIDIRI
Tra questi, ormai è chiaro a tutti:

— Chiara Alario è sostenuta da Iacobini e da Ciappetta.

Ciappetta, persona molto conosciuta a Cassano per aver fatto “favori” politici in passato, si dice abbia fatto entrare il marito della Alario laddove presta servizio, con aiuti comunali e provinciali.
Quindi lei è già parte di un sistema. E infatti non ha mai detto una parola durante tutti i comizi della lista. Sta zitta, perché sa di dover solo raccogliere voti, non esprimere idee. È lì come “marionetta”.

— Raffaele Vidiri

Ha fatto un accordo con la Alario. È nuovo, inesperto, e le cederà la maggior parte – se non tutti – i suoi voti.

— Michele Filardi

Altro personaggio chiave. Anche lui ha un accordo con la Alario. Ma prima di lei, ne aveva fatti altri due:
  • con Rosamaria Dorsa (che gli porta tutti i voti),
  • e con Carmen Serena Varcasia (che fa lo stesso).
    Nonostante ciò, lui girerà tutti i suoi voti ad Alario.

— Ivan Greco

Nuovo anche lui. Si dice stia facendo accoppiata con Rossana Mungo, ma anche lui ha un accordo diretto con Alario, e in molte case gira proprio il suo nome insieme al suo o a quello della Mungo.

— Matteo Perciaccante

Aveva fatto un accordo iniziale con Valeria Greco, ma poi è stato avvicinato dalla Alario, che gli ha fatto credere di essere il “secondo in lista” e di avere un vero appoggio. Risultato: anche lui porterà gran parte dei suoi voti a lei, rompendo di fatto l’accordo con Valeria.

— Antonio Bosco

Parente della Alario. Scontato: i suoi voti vanno tutti a lei.

— Fausto Corrado

È sposato con una Iacobini, parente diretta del candidato sindaco. Anche lui ha un accordo con la Alario, anche se pare essere l’unico che non lo sta rispettando.

— Salvatore Russo

Altro sostenitore dichiarato dell’Alario. Si vanta di avere 200 voti. Diciamo pure che una cinquantina li girerà a lei.

— Fasanella e Campanella

Sono gli unici due veri alleati tra loro. Due comunisti convinti che si voteranno a vicenda.

— Piscitelli e D’Elia

Non si sa granché su di loro.
Insomma, Chiara Alario non porterà nemmeno un voto a nessun altro.
Tutti porteranno qualcosa a lei.
Questo è un piano orchestrato da Iacobini e Ciappetta.
E qui viene il bello. Iacobini parla di democrazia, di partecipazione. Ma in realtà ha piazzato nella sua lista una sua figura di fiducia, già raccomandata e sostenuta da tempo, che mai gli andrà contro.
La Alario, alle scorse elezioni, prese meno di 130 voti.
Ora, con:
  • I voti della famiglia Iacobini,
  • quelli di Vidiri, Filardi, Greco, Bosco, Russo,
  • e tanti altri pacchetti maschili interni alla lista…
    volerà ben oltre i 200 voti. E questo farà capire, con certezza matematica, che tutto ciò che sto scrivendo è vero.
Mi chiedo: dov’è la libertà in tutto questo?
Dove sono le idee? Dov’è la voce dei candidati che si dicono intelligenti, capaci, liberi?
Perché stanno zitti, tutti? Perché si fanno usare in questo modo?
Io non ci sto. E volevo che almeno una voce fuori dal coro lo dicesse chiaramente.
Cassano merita trasparenza, non teatrini vecchi con facce nuove…
Questa è solo la prima parte della lettera. Dopo l’esito del voto, il lettore, dopo aver riconosciuto che avevamo ragione a non pubblicare subito la sua missiva, si spinge anche oltre… 
SECONDA PARTE DELLA LETTERA 

 

Mi rendo conto che lei ha perfettamente ragione, ma allo stesso tempo non mi sta bene che l’amministrazione vincente, che si definiva equa, alla base abbia tanti brogli già conosciuti da tanta gente.

Un’altra cosa che non mi sta per nulla bene, è stata la presenza di tanti candidati che sono saltati da sinistra a destra e viceversa…

I peggiori penso siano Mimmo Lione, ex candidato del centrodestra, che si è venduto a Papasso per diversi favoreggiamenti ma soprattutto Lino Notaristefano, che oggi attacca Papasso, con motivazioni più che giuste; ma le stesse motivazioni, lo stesso metodo che ha provato ad utilizzare, nella scelta della candidatura Gaudiano, Lino lo conosceva bene da anni e gli è andato sempre bene; per esempio non aver pagato mai la SIAE nel suo locale, anche facendo tanti eventi con band, cantanti e spettacoli vari all’aperto, fino a tarda notte.
Lo stesso locale ha avuto la possibilità di chiudere un vicolo, togliendo la possibilità alle auto di transitare, e ai cittadini di chiudere l’auto nel proprio garage… le stesse band, molte volte, sono state finanziate dai fondi comunali, la gente lo sa, lui ha mangiato una vita in quel piatto e oggi ci sputa, solo per manie di grandezza…

Penso che la sua candidatura a sindaco aveva basi ben fondate, ma allo stesso tempo, non trovo giusto il suo comportamento, quando, per anni, ha sostenuto Papasso…
i metodi di Papasso sono dei più meschini, ma le persone dovrebbero fare la scelta, o gli stanno sempre bene o mai…

Avrei centinaia di cose da raccontare, tanti brogli fatti da tutte le parti durante la campagna elettorale, presidenti molto generosi con alcuni candidati, e super distruttivi nei confronti di altri… rappresentanti di lista, che hanno puntato a prendere solo esclusivamente voti di lista, togliendoli ai candidati concorrenti dei propri parenti… C’è tanto tanto che non va, e serve solo il metodo giusto, per far uscire tutto a galla.

Lettera firmata