Lettere a Iacchite’: “Cassano, da dove sono saltati fuori i 162 mila euro per l’amico degli amici?”

A Cassano da mesi sentiamo ripetere lo stesso ritornello: “non ci sono soldi”. Non ci sono per le strade, per le feste, per le famiglie in difficoltà. Eppure, basta leggere la determina n. 702 del 29 ottobre 2025 per capire che, quando serve, i soldi spuntano sempre.

L’amministrazione comunale ha infatti impegnato €162.495,84 per un incarico esterno – direzione lavori, sicurezza, contabilità, attestato energetico e SCIA antincendio – relativo all’asilo nido di Lauropoli.

Una cifra importante, che non c’entra niente con la solita cantilena del “non abbiamo fondi”. Quindi la domanda è inevitabile: se non ci sono soldi, da dove escono questi soldi?

Quando si tratta di servizi e di iniziative per i cittadini, le casse sono sempre vuote. Quando invece si tratta di incarichi, guarda caso subito dopo le elezioni regionali, i fondi magicamente appaiono. Guarda caso, si comincia a spendere proprio per gli amici.

Perché gestire un Comune non è come gestire le Terme o l’Associazione dei Laghi. Fare il sindaco è un’altra cosa: o lo fai davvero con il controllo della situazione e la capacità di governare, oppure non lo sai fare.

Perché oggi, al di là delle foto di gruppo e dei meriti che non sono meriti, il risultato è questo: una città bloccata, confusa, con atti amministrativi che puzzano più di politica che di amministrazione. E se oggi gli altri sono quelli che “hanno già avuto” e oggi tornano a prendersi la loro parte, le conseguenze sono di chi li ha scelti.

Ma d’altronde, Iacobini cosa volete che ne sappia? È circondato da una corte di stipendiati e incaricati, tutti pronti a dirgli che “va tutto bene”. C’è chi prende lo stipendio dalla Regione, chi siede al Comune di Villapiana, chi presiede l’Associazione dei Laghi/Presidenza del Consiglio o addirittura da chi, della politica, non sa nemmeno l’abc. Con un pubblico del genere, anche il silenzio diventa applauso.

Provasse, per una volta, a farsi un giro tra le attività commerciali, sui marciapiedi, tra la gente vera e capirebbe subito che fuori da quel cerchio l’aria è tutt’altra. Ma si sa, quando vivi tra chi è già sistemato, la realtà tende sempre a sembrare migliore di com’è. Dietro l’apparente neutralità di questo atto, agli occhi di chi mastica un po’ di politica, sembra potersi intravedere la volontà di riequilibrare certi equilibri interni.

Lettera firmata