Lettere a Iacchite’: “Cerisano, attenti a Di Gioia: piccoli Mazzetta crescono”

Non ne fa mistero. Pensa già alle prossime elezioni regionali. L’impossibilità di Marcello Manna Mazzetta, come lo chiamate voi, a continuare la sua attività politica – troppo pesante l’onta di un comune sciolto per mafia – ha ringalluzzito il nipote (marito di Simona Manna, che Dio l’abbia in gloria) Lucio Di Gioia, sindaco di Cerisano che all’ultima tornata elettorale ha corso da solo. Senza avversari. Nel senso che c’era una sola lista, sì una sola, dal momento che nessuno osava sfidarlo e quindi non c’era manco bisogno di una “civetta”. Non era mai successo nel paese delle Serre.

Ma che cos’ha in comune con il potente zione il sindaco di Cerisano? Di sicuro i metodi clientelari. L’organizzazione di un cordone di sicurezza fatta da fedelissimi soldati. Basta scorrere delibere e determine sull’albo pretorio per comprendere come opera il diligente allievo di cotanto zio. Sìn da ragazzo si è distinto come opportunista. Tanto da allearsi con un medico del paese che aveva insultato con manifesti murali dandogli del ladro. L’opportunismo è sopraggiunto anche in occasione della debacle politica di Marcello Manna. Il suo ego è subito emerso convocando i collaboratori più stretti e manifestando l’intenzione di candidarsi a consigliere regionale appena possibile. Non è dato a sapersi con quale schieramento. Per lui come per lo zio del resto, l’uno vale l’altro. L’importante è raggiungere il risultato. Dopotutto la coerenza non è il suo forte e la moralità non è nemmeno da prendere in considerazione. Poverannua…

Lettera firmata