Lettere a Iacchite’: “Comune di Mileto, ora abbiamo capito perché i dirigenti scappavano”

Quando la legalità è solo di facciata ci si spella le mani per acclamare Prefetti e Procuratori ma poi all’atto pratico i fatti dimostrano chi sei davvero.

Un altro caso eclatante nella provincia di Vibo sempre più simile al vaso di Pandora è il comune di Mileto. Che si aggiunge a quelli di Capistrano, Acquaro, Soriano (sciolti per mafia), Tropea, Nicotera e Stefanaconi (Commissioni d’accesso antimafia al lavoro). Oggi abbiamo appreso ufficialmente dell’invio della Commissione d’accesso anche a Mileto. E improvvisamente – si fa per dire – abbiamo capito perché al comune di Mileto c’era ormai da qualche tempo una “morìa” di dirigenti. Come mai tutti quelli che venivano a contatto stretto con questa amministrazione scappavano? Beh, oggi la risposta ce l’abbiamo…

Il primo ad abbandonare la nave era stato Cecè Rotella, all’epoca dirigente del settore lavori pubblici che appena arrivato al requisito minimo per la pensione aveva tagliato la corda di tutta fretta. A ruota aveva abbandonato anche Salvatore Lascala, all’epoca dirigente del settore urbanistica che pur di andarsene ha chiesto la mobilità per il comune di Venezia!!! Ancora dopo Maria Cristina Natale, dirigente al bilancio che ha chiesto mobilità anche lei e ha salutato.

Qualche mesa fa infine era stato il turno di Alberto Russo, dirigente al settore amministrativo che si era dimesso e si preparava anche lui ad una mobilità pur di andarsene da Mileto.

Perché tutto ciò? Cosa spaventava tutti?  Quali erano le richieste che subivano questi dirigenti dall’amministrazione comunale? Chi vivrà vedrà…. o forse la Commissione d’accesso prima o poi vedrà…

Lettera firmata