Cooperativa 3Emme e CONAD – LE FALSE CONTESTAZIONI, DOVE SONO GLI ISPETTORI DEL LAVORO? –
Nella zona industriale dell’ex Comune di Corigliano troviamo una serie innumerevole di capannoni ma quello dove ancora si pratica la schiavizzazione in stile Stati Uniti del Sud, anno 1800, è quello della Conad – Cooperativa 3Emme.
Il soggetto in questione è tale Giorgio Miceli, ex vicesindaco del Comune sciolto per mafia ai tempi di Pasqualina Straface, una persona priva di qualunque forma di coraggio poichè incapace di assumersi la responsabilità dello sfruttamento dei propri lavoratori: davanti ai dipendenti fa il capo buono e comprensivo, mentre il lavoro sporco lo lascia a tale Fusaro Giuseppe, uno che quando parla sembra grugnisca, che fa il duro, ma che in realtà è un tamarro della peggiore specie, a cui Miceli ha dato l’ordine di minacciare, vessare ed offendere i ragazzi che lavorano lì, però non lasciatevi ingannare perché il mandante resta sempre Miceli e l’esecutore materiale è Fusaro Giuseppe.
Per capire chi è questo Fusaro raccontiamo questa vicenda. Tempo fa questo personaggio gestiva, per modo di dire, una squadra di operai edili ma un bel giorno i ragazzi si sono stufati delle continue minacce, hanno abbandonato gli attrezzi e hanno fatto ammutinamento e il Miceli non ha potuto fare altro che portarselo alla 3Emme della zona industriale di Corigliano.
Ma veniamo al dunque: questa 3Emme, cooperativa, al servizio di Conad, sta per traslocare a Montalto e Miceli aveva chiesto ai ragazzi che lavorano nell’attuale sede di prendere lì servizio senza alcun miglioramento salariale o lavorativo. I poveri ragazzi che sono stati sfruttati all’inverosimile non ce l’hanno più fatta ed in 30 circa si sono iscritti alla CGIL per liberarsi da questa schiavitù e qui si scopre un verminaio da paura.
Ma cosa faceva Miceli? Contestava false irregolarità ai lavoratori e lo faceva da così tanti anni che i poveretti ritenevano che tali contestazioni fossero normali, una cosa ovvia del loro lavoro, ed ogni contestazione anziché costare pochi euro, come prevede il contratto di lavoro, ammontava a centinaia di euro (!).
Facciamo un esempio: il lavoratore X era in malattia o in vacanza, quindi completamente assente dal luogo di lavoro ma, incredibilmente, in quella stessa data gli si contestava la rottura di un qualcosa, di aver rubato qualcosa o un atteggiamento punibile, quando in realtà questo poveraccio era in ospedale o fuori città per vacanze !!!.
Quando i sindacalisti lo hanno svergognato ha praticato un licenziamento ritorsivo contro un lavoratore e poi da lì è partito lo sciopero che tuttora sta durando nella zona industriale di Corigliano.
Ora il Miceli fa il buono con il gruppo di lavoratori non iscritti al sindacato mentre fa il duro con i lavoratori iscritti alla CGIL, ma ormai i lavoratori hanno conosciuto i loro diritti, hanno capito che l’unione fa la forza e lo stesso Miceli adesso è a in bivio: o corrompe l’Ispettorato del lavoro o abbassa la testa.
E questa è solo la prima puntata…
Firmato gli ex dipendenti