Lettere a Iacchite’: “Cosenza 2021, Carlo Tansi e Bianca Rende: due facce della stessa paranza”

Che tipo strano davvero questo Tansi. Leggo sempre con attenzione i vostri articoli ma devo dire che quelli che riguardano Carlo Tansi sono davvero forti. Mi sbellico dalle risate e penso che se tutto quello scrivete è vero (e credo sia vero) sai come gli roderà il fegato?
Spinto proprio da voi mi sono documentato sul geologo del CNR ed ho scoperto un sacco di cose interessanti  perché Tansi, come dite giustamente, guarda solo la pagliuzza nell’occhio dell’altro ignorando la grande trave che ha nel suo.
Ecco il mio pensiero in breve. Tansi fa il moralizzatore ed il fustigatore ma non perde occasione per allearsi con quelli che vivono solo e soltanto di intrallazzi e raccomandazioni (ha iniziato con Oliverio quando era presidente della Provincia di Cosenza e continua adesso con un altro Presidente, Franco Iacucci). Sarà perché anche lui ha il vizietto della raccomandazione e dei piaceri?
Parrebbe proprio di si perché il motto di Tansi è “Franza o Spagna purché se magna”. Così avrà pensato quando il sindaco Occhiuto (quello ”che aveva fatto tanto per Cosenza” come ha detto in un’intervista che presto è diventata virale sui social) ha scelto come progetto del nuovo stadio quello nel quale proprio la moglie del Tansi è la geologa incaricata (al secolo Nadia Di Magro INCARICO ALLA MOGLIE DI TANSI).
Ma Tansi che tanto sbraitava contro il Pd non ha letto la lista dei candidati suoi alleati nelle tre provincie calabresi nella prossima competizione elettorale?
Lo sa che tutti quelli che secondo lui sono il malaffare personificato stanno dalla sua parte? Ma, come dite voi, Tansi pur di accaparrarsi un posto al sole venderebbe quello che ha di più caro.
Ma non finisce qui. A Cosenza Tansi si supera talmente tanto che arriva a sponsorizzare come candidata sindaca Bianca Rende, una ex sostenitrice di Matteo Renzi, appoggiata dalla Covello e che ha aperto la sua segreteria in un appartamento gentilmente offertole da Lucio Presta, amico di Matteo Renzi e con lui inquisito per affari legati al suo documentario su Firenze e dei quali ha parlato anche la stampa di regime.
Ma a Tansi va bene perché nella Rende in fondo lui rivede se stesso. Anche lei è entrata all’ARPACAL come lui è entrato alla Protezione Civile, con una semplice selezione dove qualcuno ti giudica più bravo dell’altro (a pensar male…). Tutto legale, ma sempre con lo zampino della malapolitica. 
Ma la storia della Biancamaria de noantri mica finisce qui. Oltre ai suoi trascorsi renziani ed all’assunzione all’ARPACAL, la buona Bianca è figlia di un deputato (Pierino) assurto agli onori della cronaca non per l’attività parlamentare bensì per un incarico illecito (oggetto di annullamento per un ricorso) alla Camera di Commercio di Cosenza finito finanche sul libro di Gian Antonio Stella “La Casta”. Di seguito il passaggio…
Per non dire poi dei numerosi incarichi alla Regione Calabria per decine di migliaia di euro. Se fate una ricerca su Google ne troverete a iosa di questi regalini della politica alla candidata sindaca. Sempre tutto legale, per carità, ma sempre con lo zampino della malapolitica…
Tansi anche al Comune di Cosenza, dunque, predica bene e razzola male ma stavolta è in buona compagnia con a fianco la Orrico, la Ferrara e Misiti, tre zombie destinati a ritornare nell’anonimato.
Insomma Tansi Carlo detto Tanzi ha capito tutto della vita. E direi che ha capito tutto anche della politica calabrese dove se sei furbo, senza scrupoli e senza dignità puoi fare anche un sacco di soldi.
Evviva Cosenza. Evviva la Calabria.
Lettera firmata