Il presidente della Camera di Commercio di Cosenza Klaus Algieri informa con il consueto clamore mediatico di regime che la Cassazione ha respinto il ricorso dell’ex segretario generale Donatella Romeo, chiudendo una annosa vicenda che lo ha visto protagonista anche sul piano penale.
Contrariamente a quanto affermato dalla Camera di Commercio di Cosenza, la vicenda non è ancora chiusa.
Era il 2015, quando Klaus Algieri, all’epoca nuovo presidente dell’ente camerale, con delibere a firma del vicepresidente e della giunta, si liberava dell’inviso segretario generale attraverso una ordalia di atti tra i quali l’azzeramento dei fondi dirigenza, il recesso dal contratto, la valutazione negativa postuma delle attività. Il tutto accompagnato da una incessante campagna di comunicazione, sempre di regime, e da un insistente chiacchiericcio.
Da tali circostanze sono nati tre distinti filoni processuali che si stanno sviluppando nei diversi gradi di giudizio.
Il primo filone, chiuso in Cassazione lo scorso 13 ottobre, ha riguardato il fondo produttività dei dirigenti che nel 2014 è stato azzerato, salvo poi quantificarlo dal 2015 in poi in circa 120.000 euro. Revisori dei conti e consiglio camerale avrebbero dovuto vigilare sulla costituzione del fondo anche per il 2014, non l’hanno fatto, ne dovranno rispondere.
Il secondo filone riguarda la valutazione negativa dell’operato del segretario generale. Per tale atto la Camera di Commercio è stata condannata a formulare una nuova valutazione con le garanzie di legge.
Il terzo filone riguarda il licenziamento anticipato nel 2015, anche in tale caso la Camera è stata condannata, dalla Corte d’Appello di Catanzaro, al pagamento dell’importo totale del contratto, fino alla scadenza del 2018. Vedremo come andrà in Cassazione, in questa storia ancora tutta da raccontare.
Lettera firmata