Lettere a Iacchite’: “Cosenza, grandi manovre per la nomina del nuovo capo della segreteria del sindaco”

Signor Direttore,

nei giorni scorsi ho presentato la mia candidatura all’avviso pubblico del Comune di Cosenza finalizzato a selezionare il nuovo capo della segreteria del sindaco che verrà assunto una volta visionati i curricula dei candidati. Leggendo diverse volte il bando, non mi tornava una cosa…

Appare incomprensibile che un incarico così altamente professionale sia inquadrato giuridicamente con un semplice profilo da istruttore amministrativo (nella pratica un diplomato qualsiasi). L’elemento mi ha incuriosito e ho deciso di mettere insieme alcuni dati, assolutamente pubblici e verificabili sul web.

Lo scorso 31 gennaio, il sindaco Caruso ha firmato il decreto n. 551/2024 con il quale attribuiva un incarico gratuito inerente allo “svolgimento di attività di segreteria e di assistenza agli organi istituzionali e di governo” alla signora Fiorella Carolina Crivari.

Da qui mi sono preso la briga di inserire questo nominativo su un motore di ricerca e i dati emersi sono davvero affascinanti. Iniziamo dal curriculum della signora Crivari, pubblicato sul sito del comune di Rende. Qui si legge che Fiorella Carolina Crivari è diplomata presso l’Isituto Professionale per l’Agricoltura (ha letto bene diplomata), segretaria particolare di Giacomo Mancini e poi di Eva Catizone, consulente di Jole Santelli nella sua prima esperienza di governo, poi titolare di una società di accomandita semplice “Simpatiche Canaglie” insieme alla figlia dell’ex assessore di Mario Occhiuto, tale Carmine Vizza, e in ultimo segretaria particolare di Marcello Manna. Oltre trent’anni di attività all’ombra del potere.

La lettura si è fatta ancora più avvincente e quindi inizio a galoppare su questo motore di ricerca. La Crivari, da quello che risulta negli archivi della stampa conservati nei rivoli dei browser, fu estromessa dopo pochissimi mesi dalla neo sindaca Eva Catizone (subentrata a Giacomo Mancini) dalla funzione capo della sua segreteria. Ma perché?

Il web ci dice che la Crivari si fece affidare -da un morente Giacomo Mancini- la gestione del Complesso del Cinema Italia a due lire con una procedura piuttosto poco ortodossa tanto che all’epoca ci fu un intervento della digos cosentina presso Palazzo dei Bruzi. Ma in realtà non c’era nessun documento che comprovasse questo affidamento.

Nel periodo manciniano ottenne poi per le due sorelle posizioni d’impiego di assoluto prestigio come l’assunzione presso la Cancelleria del Tribunale di Cosenza di una e la concessione di uno stabilimento di carburante davanti alla Motorizzazione Civile per l’altra. Su questo ultimo aspetto il sito web del Comune di Cosenza ci regala un’ulteriore chicca: risulta una pratica di giunta fresca fresca(presentata dalla stessa sorella Crivari) di riduzione delle imposte comunali gravanti sullo stabilimento, dato estremamente interessante a proposito di conflitto d’interessi. Ma tant’è…

Andiamo avanti: dopo la cacciata da parte di Eva Catizone, la Crivari approda a Paola per reggere la segretaria territoriale di Jole Santelli, ma non dura molto. Arriva quindi alla Fondazione Field, quella in house alla Regione Calabria, e dopo una parentesi “pedagogica” che si concede con la figlia di Carmine Vizza nella gestione di un asilo nido torna nelle stanze del potere e si aggancia a Marcello Manna al comune di Rende.

A Rende resta per quasi un decennio (con un compenso stellare di 3.300 euro al mese reso possibile da un contratto con Sasus) fino alla cacciata degli ultimi sindaci facenti funzione che avendo il fiato sul collo del prefetto Reppucci, capo della Commissione d’accesso antimafia, non le hanno più rinnovato l’incarico.

Ma la notizia dove sta? Immagino che si starà chiedendo questo. Non lo so dove sta la notizia egregio direttore. So soltanto che se Franz Caruso sceglie come capo della sua segreteria una persona che esce da un comune commissariato per mafia e che possiede un background come quello che ho ricostruito io da una navigata sul web senza nemmeno sforzarmi più di tanto mi vergognerò di essere cosentino.

Lettera firmata