Lettere a Iacchite’: “Cosenza, la sanità terreno di conquista per i trombati di tutta Italia”

Sanità cosentina in mano ai trombati d’Italia
Che il governo nazionale non abbia interesse alla rinascita della sanità calabrese è chiaro anche ai sampietrini viste le nomine dei manager che si sono alternati nel corso degli ultimi 10 anni nella gestione della sanità commissariata e l’apice è stato raggiunto con la nomina di un Generale dei carabinieri di nome Cotticelli che, tenuto al guinzaglio da una certa Maria Crocco, in eurovisione, per giustificare la sua incompetenza, ha asserito di essere stato narcotizzato.
Generali, questori, ingegneri, nessuno è riuscito nell’ardua impresa di garantire dignitose cure ad un popolo sempre più vicino alle condizioni assistenziali del continente africano.
Si muore per appendiciti, per l’assenza di terapie intensive pediatriche, per infezioni ospedaliere, per l’assenza di medici sulle ambulanze e potremmo continuare con un lungo elenco.
Dal Governatore della Calabria nonché Commissario straordinario della sanità, ci aspettiamo una presa di posizione netta e non più filo governativa per mantenere buoni rapporti con chi ha utilizzato questa Regione per sistemare amici trombati in altre realtà.
Quello vicino a Zuccatelli è proprio Pierluigi Bersani, il suo capo….
Nell’ASP di Cosenza, dove continua a sguazzare il più utile idiota di tutti ovvero il commissario La Regina (da Potenza) in quota Renzi/Gentiloni/Speranza (!), regolarmente trombato quando si candidò per Renzi alla Regione Basilicata, ricordiamo tutti le gesta di una certa Saitta (da Roma) che ha avuto come primo pensiero quello di bandire un concorso per sistemare sua figlia. Oppure Giuseppe Zuccatelli (da Cesena), irriso a livello nazionale per le oscenità proferite sulle mascherine durante l’emergenza Covid e per aver conferito un incarico alla sua amica Di Vivo (da Roma) che nessuno ha mai visto al lavoro. La Bettelini (da Verona), già all’opera presso l’Ospedale di Cosenza. E il direttore amministrativo Maurizio Friolo (da Brindisi), scappato per lasciare il posto al dottor Marchitelli (da Roma) che tanto male aveva già fatto all’ASP di Catanzaro e che adesso viaggia a braccetto con due soggetti, Ferdinando Aiello e Giuseppe Mazzuca (da Cosenza) con i quali sembra formare il trio della Banda Bassotti. Altro che la Boschi…
E se l’ASP piange, l’Azienda Ospedaliera di Cosenza certamente non ride.
La ex commissaria dell’Azienda Ospedaliera Panizzoli e la ex subcommissaria alla sanitò calabrese Maria Crocco
La Panizzoli (da Bergamo) in servizio 3 giorni a settimana che pur non avendo raggiunto gli obiettivi è stata premiata con ulteriori 50 mila euro. La Mastrobuono (da Roma) che sin dal primo giorno ha avuto interesse solo a sistemare i suoi amici nominando direttore sanitario un certo Barbato (da Roma) al quale noi tutti paghiamo finanche un corso di formazione manageriale di cui questo luminare è sprovvisto, e direttore amministrativo un certo Sestito (da Roma), conferendo consulenze all’ingegnere Trecchia (da Roma) che per 3-4 comparsate al mese guadagna oltre 40 mila euro e occupando di fatto l’ufficio legale per dare altri incarichi ai suoi concittadini.
Isabella Mastrobuono
Vede caro Governatore, noi calabresi saremo anche dei testardi caproni ma abbiamo dignità e valori da vendere. Non siamo migliori di nessuno, ma di certo non siamo inferiori a questi trombati che Roma continua a spedirci. Con la speranza che almeno lei in famiglia non sia affascinato dagli invasori che hanno depredato le nostre terre, attendiamo fiduciosi un suo scatto d’orgoglio e l’allontanamento di questi viaggiatori di prima classe con le pezze al culo.
Se Speranza, Sileri e compagnia cantante li reputano così bravi, li nominassero nelle loro aziende lucane e laziali. Stop al colonialismo sanitario.
Lettera firmata