Lettere a Iacchite’: “Cosenza, le folli spese di Occhiuto hanno affossato la città”

L’assessore al Comune di Cosenza Francesco Caruso a mezzo stampa ha dichiarato che la grave crisi finanziaria di Palazzo dei Bruzi è frutto di una gestione scellerata dei conti fatti dalle precedenti amministrazioni e che dal suo insediamento ad oggi l’amministrazione Occhiuto ha migliorato sensibilmente i conti. Invitava altresì i famigerati “odiatori” dell’amministrazione ad andarsi a leggere la delibera 97 del 2012 della Corte dei Conti con cui era stata dichiarata la procedura di dissesto e affermava che l’attuale amministrazione lo avesse scongiurato con l’adozione del piano di riequilibrio finanziario…

Siamo andati a rileggere le 13 pagine della delibera e ci sembra che sia cosa assai diversa dalla delibera 106 del 17 luglio 2019 per i seguenti motivi:

a) la delibera 97 indirizzata al solo Comune di Cosenza concludeva così: “… Si specifica che, tenuto conto della complessiva situazione finanziaria riscontrata, le gravi irregolarità e/o criticità accertate e le “necessarie misure correttive” indicate assumono rilievo anche ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 6, comma 2, del d.lgs. 6 settembre 2011, n. 149.” ;

b) la delibera 106 invece, indirizzata anche ad altri organi ministeriali, dopo un’analisi dettagliata (di ben 142 pagine) punto per punto delle inosservanze di quanto l’Ente si era impegnato a realizzare per il risanamento dei conti con il piano di riequilibrio conclude così:
“… ACCERTA, conseguentemente,la sussistenza delle condizioni per l’applicazione dell’articolo 6, comma 2, del decreto del d.lgs. 6 settembre 2011, n. 149”.

Quindi, con la delibera 97 la Corte diceva che le controdeduzioni dell’Ente assumevano rilievo anche ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 6 comma 2 del dlgs. 6 settembre 2011 n. 149, mentre con la 106 dichiarava l’applicabilità di suddetta norma.

In merito poi al molto presunto senso di responsabilità (tema più volte riportato in altri articoli) che avrebbe animato l’Amministrazione ad aderire alla norma appena uscita del piano di riequilibrio pluriennale per evitare l’affronto del dissesto alla città, facciamo presente che questo senso di responsabilità nei confronti della città, noi l’abbiamo interpretato come una forma egoistica di gestione finanziaria destinata principalmente a soddisfare le proprie cambiali elettorali.

Ci domandiamo come sia possibile fare queste affermazioni di senso di responsabilità, di fronte alla delibera della stessa Corte dei Conti del 05/11/2018 a cui non si è dato lo spazio dovuto sui media locali, che condanna l’attuale amministrazione ad un danno erariale di oltre due milioni di euro per assunzioni irregolari di personale a tempo determinato e dirigenti inerenti solo due delibere, frutto di esposto sindacale, ma sicuramente l’importo è superiore per la presenza di ulteriori incarichi fatti nella 1^ consiliatura.

Importo che sicuramente è suscettibile di variazione (raddoppiato, triplicato?), perché non tiene conto degli incarichi fatti nella 2^ consiliatura, che pur non attenzionati da denunce sindacali, sono tutti nulli in quanti privi di autorizzazione da parte della commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, per l’adesione dell’ente alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale.

Senso di responsabilità sarebbe stato se – appena insediata questa amministrazione –avesse denunciato allora e non adesso i bilanci dopati che erano stati fatti dal sindaco Mancini a seguire (e su questo ha ragione) e si fosse avvalsa della procedura del dissesto (cosa pensata ma non fatta da Perugini che forse non ha avuto la forza necessaria politica a suo favore) e non continuare a spendere più del suo predecessore (spese correnti folli!!!!) per incarichi e consulenze e cottimi fiduciari per poi uscirsene dopo otto anni dicendo che i debiti erano vecchi.
In questo modo l’effetto dissesto sulla città sarebbe stato meno dirompente di quello che sarà adesso.
Purtroppo, per cercare di sanare questa grossa crisi di liquidità venutasi a creare e peggiorata anno per anno, bisognerà ricorrere adesso alla presenza di commissari contabili esperti in materia sperando che non vengano disturbati nel loro operare dalla politica.

Lettera firmata