Ho la coincidenza stamattina.
Il pullman in servizio della linea sostitutiva Cosenza-Paola di Trenitalia (la ferrovia come tutti sapete è chiusa dal 6 dicembre dello scorso anno) ferma alla stazione di Castiglione, dove il numero dei passeggeri è superiore ai posti a sedere e, di conseguenza, l’autista non può partire con viaggiatori in piedi. Si perdono 40 minuti per fare ripartire il pullman. Ovviamente una tratta normalmente coperta da un treno con 4 o 5 carrozze, richiederebbe almeno 3 pullman per numero di viaggiatori.
Per fortuna, due persone erano sprovviste di biglietto, un turista tedesco lo abbiamo fatto accomodare stringendoci in tre in due sedili e siamo riusciti a ripartire: la gente era inferocita. Ma, ahimè, non è ancora finita!
Prima della galleria della Crocetta fila chilometrica a causa di un semaforo e si perdono altri 30 minuti con i viaggiatori che inveivano contro il controllore. Si riparte e, sorpresa, subito dopo la doppia galleria, altro semaforo. Potete solo immaginare le urla dei viaggiatori che dovevano prendere le coincidenze da Paola.
Se la Calabria è irraggiungibile, i turisti come arrivano? Mancano i servizi di base, i trasporti, anzi, quando sono presenti, sono da terzo mondo e la Regione parla ancora dì turismo. Forse qualche temerario in sella ad un cavallo per qualche mulattiera, potrebbe emulare i viaggiatori del Gran Tour.
Il pullman era quello delle 8:58. Immagino che tutto questo si ripeta tutti i giorni, anzi è prevedibile che si ripeta più volte al giorno… Povera Calabria nostra!
Un viaggiatore inferocito