Nonostante tutta Italia ci rida dietro perché siamo l’unico club tra Serie A e Serie B ad essere stato beccato con le mani nel sacco e quindi penalizzato di ben 4 punti, a Cosenza i media di regime continuano a ignorare il dramma che sta vivendo la nostra passione calcistica. E quei pochi che non hanno piegato la testa, si guardano comunque bene dallo specificare quali sono i motivi dello sfascio di… Guarascio – che fa pure rima.
Opinionisti, giornalisti e altri lecchini similari pur di difendere il posto in tribuna, 2 mignon a Natale e 5 minuti di confidenza di fronte all’ennesimo mercato al risparmio al cospetto di entrate per cessioni notevolmente superiori, dei 4 punti di penalizzazione per mancato pagamento per tempo e non quindi per errori formali, del mancato pagamento degli steward, del mancato pagamento per l’uso dei campi alla Real Cosenza e al Taverna (i giocatori sono costretti ad allenarsi al Sanvitino assolutamente inadeguato)… Di fronte ai mancati rinforzi per come richiesto da Alvini visto che mancano almeno un difensore, un centrocampista e un attaccante, peraltro cercati, fanno richiami stupidi all’unità come se i tifosi del Cosenza avessero mai fatto mancare in tutti questi anni sostegno e passione nonostante retrocessione sul campo, playout, sconfitte in serie, e derby persi con il Catanzaro.
I tifosi del Cosenza hanno sempre dimostrato attaccamento e passione e questi richiami allo stare uniti non hanno senso se non quello di evidenziare che questi soggetti che mai hanno avuto una parola contro Guarascio non sono tifosi del Cosenza.
La squadra sta dando tutto anzi di più in una situazione drammatica perché il calendario delle prossime 4 partite è difficilissimo e se ti fermi è finita al di là delle chiacchiere dei non tifosi, opinionisti lecchini ed in malafede. La squadra, attesa la penalizzazione della quale Guarascio era perfettamente a conoscenza, andava rinforzata al massimo e comunque spendendo i soldi incassati ed invece Gargamella ancora una volta ci espone a rischi altissimi.
Forza Lupi sempre.
Lettera firmata