Lettere a Iacchite’: “Crosia, una corsa verso il baratro”

Crosia la politica sembra aver preso una piega surreale, con i cittadini abbandonati a sé stessi mentre gli amministratori si dedicano a manovre e trattative sempre più distanti dalle esigenze reali della comunità. La recente foto che ritrae il vicesindaco Giovanni De Vico e la presidente del consiglio Teresa Blefari accanto a Luciana De Francesco, figura di spicco di Fratelli d’Italia, non è un semplice scatto, ma un segnale chiaro di come il progetto politico dell’amministrazione Aiello stia cedendo il passo a nuove alleanze e strategie che nulla hanno a che vedere con il mandato ricevuto dagli elettori.

Luciana De Francesco, già nota per la sua influenza nei circoli politici locali, sembra giocare un ruolo chiave in questa trasformazione. La sua vicinanza a De Vico e Blefari alimenta sospetti su un disegno politico che prelude alla nascita di un nuovo movimento, destinato a destabilizzare ulteriormente una giunta già in crisi. Quella che avrebbe dovuto essere un’amministrazione di cambiamento appare oggi come un’arena di compromessi e accordi che paralizzano ogni azione concreta.
Maria Teresa Aiello, eletta con grandi aspettative, si trova intrappolata in questa rete di influenze e decisioni sbagliate. La sua candidatura, costruita attorno all’obiettivo di “mandare a casa Russo”, non ha mai avuto una visione chiara per il futuro di Crosia. Questo approccio distruttivo l’ha resa un sindaco incapace di governare con autonomia, ostaggio di chi, come suo padre, ex sindaco, e Davide Tavernise, promotore della lista “Insieme”, esercita un ruolo di controllo dietro le quinte. La figura di Tavernise, che inizialmente era un alleato strategico, si è trasformata in un elemento di conflitto. Con il deteriorarsi dei rapporti, Tavernise è passato dal sostenere l’amministrazione a criticarla apertamente, evidenziando le sue incoerenze e incapacità.
La crisi interna alla giunta è resa ancora più evidente dal comportamento di alcuni dei suoi principali membri. Il vicesindaco Giovanni De Vico e la presidente del consiglio Teresa Blefari, con il loro evidente avvicinamento a Fratelli d’Italia, hanno tradito le promesse di trasparenza e rinnovamento fatte agli elettori. Questo spostamento politico, unito alla posizione ambigua dell’assessore Serafino Forciniti, ha creato una spaccatura insanabile all’interno della maggioranza. Il risultato è una giunta incapace di operare come un corpo unitario, che preferisce dedicarsi a giochi di potere piuttosto che affrontare i problemi reali del paese.
Nel frattempo, i cittadini di Crosia si trovano in una situazione sempre più drammatica. Le tasse sono alle stelle, i servizi essenziali praticamente inesistenti e il degrado del territorio è evidente in ogni angolo, con un centro storico abbandonato che è ormai simbolo di un’amministrazione che ha fallito su tutti i fronti. Le promesse di riqualificazione e miglioramento si sono rivelate vuote, mentre la gestione del bilancio comunale è stata definita dall’opposizione come un esempio di incompetenza e spreco. L’utilizzo improprio dei proventi delle sanzioni stradali, destinati per legge alla sicurezza stradale ma impiegati per altre voci di spesa, è solo uno dei tanti esempi di cattiva gestione.
L’opposizione, guidata da figure come Francesco Russo, ha colto ogni occasione per denunciare le mancanze della giunta. Le accuse di immobilismo, sprechi e incapacità trovano sempre più terreno fertile tra i cittadini, ormai stanchi di una politica che sembra interessata solo a perpetuare se stessa. Il malcontento cresce e, con esso, la percezione che questa amministrazione non sia in grado di completare il proprio mandato.
Il futuro politico di Crosia sembra dunque segnato. Le elezioni regionali ormai imminenti potrebbero coincidere con una nuova tornata amministrativa, dando ai cittadini la possibilità di voltare pagina. L’implosione della giunta Aiello, sempre più vicina, rappresenterebbe non solo il fallimento di un progetto politico, ma anche un’occasione per i cittadini di scegliere un’amministrazione che metta finalmente al centro il bene comune, abbandonando le logiche di potere che hanno caratterizzato questa triste fase della politica locale. Crosia merita di più, ma per ora resta ostaggio di un’amministrazione che ha perso di vista il suo mandato e il contatto con la realtà.

A conti fatti ha vinto il sistema familistico una nuova volta: si accusava Francesco Russo di essere il nipote di Antonio Russo, ex sindaco, ma vince Maria Teresa Aiello, figlia dell’ ex sindaco Gerardo Aiello che ha governato anche lui nei decenni passati in modo disastroso ed ancora, la nuova ciliegina, è la cognata di Davide Tavernise, Maria Teresa Cosentino. Un sistema familistico che, se il buon giorno si vede dal mattino, finirà per portare Crosia nel baratro.

Lettera firmata