Lettere a Iacchite’: “Ferrovie della Calabria. Il nuovo corso di Occhiuto? Un baraccone per sistemare ruffiani e manager falliti”

Mai come in questo caso la montagna ha partorito il topolino.
Il nuovo corso che il governatore Occhiuto ha disegnato per la partecipata Ferrovie della Calabria, si sta dimostrando, penosamente, solo l’ennesima messa in piedi di un baraccone utile a sistemare ruffiani, amici degli amici e, sopratutto, alcuni “manager” falliti chiamati a gestire imponenti risorse che il Governo nazionale ha destinato a questa azienda.
Ritrovare alcuni soggetti alla guida della Ferrovie della Calabria dopo i fallimentari risultati ottenuti nella municipalizzata di Cosenza non depone, certamente, a favore della riuscita degli investimenti previsti.

E’ ovvio, inoltre, che la riconosciuta incapacità di gestione del duo Ferraro/Posteraro, si proprio loro, quelli che hanno fatto fallire l’Amaco di Cosenza, rappresenta per la Ferrovie della Calabria un pericolo costante per cui, i primi a doversi preoccupare dovrebbero essere i dipendenti e soprattutto, la nutrita schiera di rappresentanti sindacali a cui, furbescamente, il duo al timone e precedentemente il facente funzioni Vercillo, garantiscono progressione di carriera, incarichi e assunzioni.
A proposito di quest’ultimo. Ricordate Vercillo? L’amico di Orsomarso? Ecco, sembrerebbe che sia pronto un bando di concorso tagliato su misura per lui che gli permetterà di passare da consulente a 120.000 euro annui a Dirigente. Un affare per lui ovviamente. Un po’ meno per le casse di Ferrovie della Calabria. Certo, dobbiamo però essere grati se le Ferrovie della Calabria hanno ricevuto in dono cotanta capacità imprenditoriale.

Lo dimostrano le scelte gestionali, ultima delle quali l’elevazione di un tale Baldino, specialista amministrativo con la 5^ elementare assunto come cantoniere, quale componente dello staff dell’Amministratore unico insieme, udite-udite, alla sua gentile consorte e all’ex segretario regionale della Fit Cisl Procopio Antonio (e poi dicono che il sindacato è solo impegno a favore degli iscritti).

Avete capito bene, Baldino. Sì, è lui. Quello che faceva da autista al vecchio direttore generale Lo Feudo e prima ancora al altri dirigenti aziendali di Cosenza. Uno specialista in intrighi di palazzo, per usare un eufemismo.
Una prerogativa che il soggetto è pronto a utilizzare contro chiunque per fare felice il re di turno tanto da essersi spinto, addirittura, a tradire chi lo ha fatto assumere nelle Ferrovie Calabro Lucane come cantoniere taroccando la prova armamento che fu fatta da un cantoniere esperto al suo posto.
Dimenticavamo: tra i tanti incarichi che possiede il Ferraro (ACI – AMACO – FERROVIE DELLA CALABRIA – COMETRA ecc. ecc.) è anche Direttore di Esercizio dell’impianto ascensore di Catanzaro dell’AMC Spa – Azienda per la mobilità città di Catanzaro. Mamma quanti incarichi da questa becera politica, che stranamente sul portale di Ferrovie della Calabria non vengono riportati.
Fate pure, amici degli amici, ma sappiate che conosciamo la vostra storia.

Lettera firmata