Buongiorno direttore,
a Filandari, piccolo comune della provincia di Vibo infestato dalla massomafia, la maggioranza tiene, anche se le due giovani professioniste, la presidente del Consiglio dimissionaria l’avvocato Mery Maccarrone, e la dottoressa Gilda Guerrera prendono le distanze e formano un gruppo autonomo, criticando aspramente il comportamento della sindaca Fuduli descrivendola come arrogante e strafottente nell’ultimo Consiglio.
Quindi la maggioranza tiene grazie al rientro dei consiglieri Pesce e Restuccia, richiamati a rientrare nei ranghi e a non rifiatare, perché succede così a Filandari: si usano tutti i mezzi possibili per far rientrare i ribelli… Quei mezzi sono: tasse evase, abusivismo, qualche metro cubo di cemento nei lavori pubblici, perché qualcuno dimentica che un consigliere comunale non può offrire beni e servizi allo stesso ente, e quindi quella “sparata” di uscire dalla maggioranza (perché i consiglieri Pesce e Restuccia hanno fatto solo la “sparata”) è rientrata a suon di minacce, interessi e qualche “malandrino” mandato a risolvere la situazione…
Così, con questo sistema collaudato, la maggioranza tiene, e quindi si prendono pure il lusso di farsi la Foto con il Prefetto, quasi per dire “a noi non ci tocca nessuno!”. Dimenticando le intercettazioni dell’inchiesta Maestrale-Carthago, dimenticando le parentele scomode e dimenticando tutto il magna magna dei lavori pubblici in questi anni…
Ecco perché due persone sveglie come Guerrera e Maccarrone prendono la distanze… Perché sono bastati solo sei mesi a capire la porcheria che c’è…
Comunque ne vedremo delle belle appena si insedia la Commissione di accesso perché alla fine arriverà. Appena qualcuno di questi signori verrà indagato o chiamato a spiegare… diventeranno delle gole profonde ma molto profonde,.. Perché poi non si potranno spalleggiare con gli amici…
Dimenticavo, caro direttore, non si è mai visto un comune dove la maggior parte dei consiglieri è debitore presso l’ente di tributi… Mai visto!
Lettera firmata