La morte del giovane Francesco è addebitabile alla disorganizzazione dell’ASP, all’ imperizia dei medici ed alla magistratura. Alla direzione dell’ASP perché mantiene senza direttore sanitario lo spoke Cetraro/Paola e perché tiene in piedi la ridicola situazione della chirurgia aperta un mese a Cetraro ed un mese a Paola pur sapendo che le sale operatorie di Paola sono fuori norma e fonte di infezioni.
Il 118, dal canto suo, pur sapendo che a Cetraro la Tac non funzionava ha portato il malcapitato giovane al pronto soccorso facendo perdere diverso tempo al paziente che necessitava di essere stabilizzato con trasfusioni e valutato dal rianimatori e dal chirurgo che sarebbe arrivato – se chiamato – in meno di 20 minuti da Paola.
La magistratura è colpevole, infine, perché conosce perfettamente lo stato delle sale operatorie e perde tempo con ripetuti controlli di NAS e spisal che ripetono sempre le stesse cose da anni.
Lettera firmata