Sono un operatore ecologico e mi chiamo Gaetano Azzinnaro, lavoro con l’azienda Ecologia Oggi da tanti anni, e quella che voglio raccontare è una brutta storia di abusi e malandrineria ad opera di alcuni vigli urbani.
Sono stato comandato dall’azienda di prestare servizio il pomeriggio del 31.12.2016, per garantire la pulizia, in attesa del Capodanno, lungo l’isola pedonale di corso Mazzini.
Durante il mio servizio, lungo il corso, attorno alle 14,30, venivo avvicinato da tre persone che si qualificavano come “nucleo decoro urbano dei Vigili Urbani del comune di Cosenza”. Uno in particolare, con fare mafioso ed evidente tracotanza, si rivolgeva a me ed ai miei colleghi dando ordini su come svolgere il nostro lavoro. Perché riteneva, dal suo punto di vista, di poter dettare ordini dall’alto di chissà quale sua competenza e autorità in materia di spazzamento.
Al che, con garbo ed educazione, facevo notare al vigile identificato come il signor Luca Tarvernise, di avere già un ordine di servizio e un responsabile di zona. E che non c’era bisogno di rivolgersi con quei modi e quei toni, nei confronti di chi stava svolgendo il proprio lavoro. A questa mia considerazione, apriti cielo, si avvicina alla mia persona con l’indice puntato in faccia e mi dice: “compagno mì tu devi fare quello che ti dico io, sinnò un sulu ti mignu, ma ti faccio licenziare dalla dottoressa Scalise che è una mia amica e fa quello che gli dico io”.
Dopo aver ascoltato questa orribile frase pronunciata da chi porta una divisa, decido di chiedere al vigile Tarvernise se si fosse reso conto della gravità delle sue affermazioni.
E senza saper né di leggere e né di scrivere mi si scaglia contro spingendomi ripetutamente ed imprecando contro di me con parolacce che non sto qui a ripetere. Il tutto davanti ai miei colleghi che tentavano di trattenere il vigile e di riportare la situazione alla normalità.
Ma nonostante ciò, il vigile, sempre con fare minaccioso e mafioso, continuava ad imprecare contro di me e a minacciarmi di farmi licenziare.
Successivamente, spinto anche dai miei colleghi, decido di salire sul mezzo e allontanarmi dalla zona, onde evitare che la violenza del vigile Tarvenise degenerasse in malo modo.
Ovviamente ho subito informato la direzione della mia azienda dell’accaduto ed ho provveduto anche ad informare i miei legali per denunciare questa specie di vigile urbano.
Chiedo al comandante dei Vigili Urbani di Cosenza di porre rimedio alla mafiosità di questo soggetto che tutto fa tranne che onorare la divisa che indossa, aggredendo lavoratori e ambulanti, senza mai alzare la voce contro chi deturpa realmente la nostra città.
Gaetano Azzinnaro